Gli otto personaggi femminili dei film che più ho amato

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    C’è stato un periodo della mia adolescenza in cui mi immedesimavo terribilmente nei personaggi femminili dei film.

    Se fossi una psicologa penserei che in quella fase della mia crescita avevo bisogno di modelli. Modelli positivi, per la precisione.

    Non sono psicologa, dunque non mi azzardo in diagnosi. Quello che è certo è che in quegli anni della mia vita, che poi erano i favolosi anni ’80, esisteva nella nostra società una sorta di sogno americano. A differenza dei giovani d’oggi che, per colpa nostra, spesso sono disillusi, noi eravamo fermamente convinti che con la volontà si potesse ottenere tutto.

    E molti dei film cult degli anni ’80 erano costruiti proprio attorno a questo principio. Ecco perché poi, anche negli anni successivi, ho imparato ad amare i personaggi femminili più tenaci e combattivi.

    1. Alex di Flashdance

    Quanto ho ballato su e giù per il parquet della mia camera immaginando di essere Jennifer Beals! Certo, la musica aveva il suo effetto, ma soprattutto l’idea che anche una operaia potesse farcela sfondare nella danza mi affascinava incredibilmente. E quanto era moderna l’idea che una ragazza, una bella ragazza per giunta, facesse come lavoro la saldatrice.

    Sono passati 40 anni, ma la scena finale, quella in cui lei davanti alla commissione scivola, cade e si rialza, mi parla di una donna che combatte con tutte le sue forze, da sola, per raggiungere il suo sogno. E ci riesce.

    2. Ripley di Alien

    Non mi sono mai piaciuti i film ambientati nello spazio. Ma Alien, che personalmente ritengo a metà tra il genere horror e la fantascienza, mi ha sempre incredibilmente affascinata.

    Se gli appassionato di cinema considerano questo film uno delle migliori opere di fantascienza, credo che un po’ di merito vada alla grandissima Sigourney Weaver, la quale proprio in questo film assunse per la prima volta nella sua vita il ruolo di protagonista.

    3. Louise di Thelma e Louise

    Premessa: adoro Susan Sarandon. Se avessi la bacchetta magica e il potere di trasformarmi in un personaggio di successo, l’unico dubbio sarebbe se reincarnarmi in lei o in Meryl Streep.

    È proprio la classica donna che vorrei essere io: intelligente, sensibile ma allo stesso tempo forte, e, secondo me, estremamente sexy.

    La storia di Thelma e Louise, poi, è vero cult capace di affascinare intere generazioni di adolescenti. A me ha cambiato un pochino la vita.

    4. Jackie di Staying Alive

    Oh, Jackie Jackie. Non so se dovrei perdonarti per aver perdonato il tradimento di Tony Manero e per avermi catapultata in quell’universo di donne che per amore accettano gli errori dei propri compagni.

    Ti perdono nell’illusione che il lieto fine di questo film cult si porti dietro anche la redenzione del bellimbusto, in modo che la tua scelta di perdonare sia stato più lungimirante di quanto avrei fatto io. E poi ti scuso perché il tuo ruolo di Penny in Dirty dancing è un altro bellissimo esempio tra i personaggi femminili dei film.

    5. Vianne di Chocolat

    In quell’epoca Juliette Binoche arrivò all’apice del successo. Dall’inizio degli anni ’90 macinò un successo dopo l’altro, che la portarono all’Oscar nel 1997 come attrice non protagonista per Il paziente inglese. Con Chocolat avrà “solo” la nomination. Tuttavia, al grande pubblico rimane impressa proprio per questa interpretazione, assieme a un bellissimo Johnny Deep.

    Il suo, del resto, è un personaggio veramente iconico, capace di sfidare i modi di pensare e i pettegolezzi della provincia e di cambiare almeno un po’ il modo di pensare locale.

    6. Cathy di Lontano dal paradiso

    Julienne Moore interpreta una figura bellissima di una donna qualunque: una casalinga, moglie di un importante capo d’azienda, nella provincia americana degli anni ’50 costretta a dover accettare la cattiveria e i pregiudizi, anche raziali, di una società ottusa.

    Innamorarsi platonicamente di un uomo di colore, il suo giardiniere, e affrontare il pericolo sdegno della gente della sua classe sociale è un gesto estremamente rivoluzionario, oltre che coraggioso.

    7. Miranda di Il diavolo veste Prada

    Va bene, è uno dei personaggi femminili dei film più cattivi della storia del cinema. E qui ho inserito personaggi femminili dei film da prendere da esempio. Però lei è la cattiva. E che cattiva! Talmente sorprendente da essere votata dal pubblico più di una volta come la cattiva migliore della storia del cinema.

    Se fossi una cattiva, vorrei essere la migliore. Quindi, non potevo non inserirla in questa lista. Anche perché Meryl Streep è in assoluto la mia attrice preferita.

    8. Annie di Misery non deve morire

    Se Miranda è la cattiva per eccellenza, Annie è la pazza per eccellenza (e scusate se non questa affermazione sono un po’ politically incorrect). Però la follia di Annie ha qualcosa di talmente affascinante da renderla una figura iconica nella storia del cinema.

    Del resto, dalla penna di Stephen King non è strano aspettarsi personaggi di questo calibro, positivi o negativi che siano.

    E voi? Quali personaggi femminili dei film avete amato? C’è qualcuno di questi che ha colpito anche voi?

    Se ti è piaciuto, condividilo!

    4 Comments

    • Giulia Mancini

      Quanto ho amato il film Lontano dal paradiso, visto e rivisto più volte con una fotografia bellissima. Catie è un personaggio fantastico, una donna in cui mi sono immedesimata, come è difficile uscire dagli schemi della società perbenista, lei vive un matrimonio infelice con un marito che la trascura (per motivi che sono un grande tabù negli anni ‘50 ma anche un po’ oggi) e trova un motivo di gioia nella sua infatuazione per il giardiniere di colore, un uomo bello, sensibile che la comprende ma ahimè del colore sbagliato, crimine terribile per i tempi. Jiulianne Moore è bravissima in questa parte, credo sia un film prezioso per il messaggio che da.
      Io mi sono molto immedesimata anche in Baby del film Dirty Dancing sarà che a sedici anni credevo anch’io di poter cambiare il mondo e mi schieravo sempre dalla parte degli incompresi come paladina della giustizia (se poi si trattava di un ballerino sexy come Patrick Swayze ero ancora più convinta).

      • Brava, hai proprio ragione! Nella lista ci sarebbe stata benissimo anche Baby, l’ho proprio scordata. E chissà quanti personaggi mi verranno ancora in mente!

    • Uhm, no, nessuna di queste entra nei miei personaggi femminili amati. Ma forse perché i film in sé non sono nelle mie grazie.
      A parte Il diavolo veste Prada, solo che, pur rispettando Miranda che non considero nemmeno LA cattiva, quanto più un ingranaggio del sistema, per quel film io mi identifico pari pari in Andrea Sachs. Certo ce l’ho il maglioncino ceruleo, ma ho pure qualche tacco 12 e i guanti lunghi da sera in raso. 😛
      Ho troppi film preferiti e troppi personaggi preferiti, che potrei star qui a pensarci un anno e ancora non avrei la lista completa. Me ne vengono in mente due, più o meno dello stesso periodo: Sabrina, sia nella versione Katherine Hepburn ma soprattutto in quella più moderna con Julia Ormond, e Una donna in carriera con Melanie Griffith. Quest’ultima: “Puoi cambiare le regole del gioco una volta arrivato in cima, ma non mentre stai cercando di arrivarci. E se sei una come me, non puoi arrivarci senza infrangere le regole.” 😉

      • Beh, i cattivi che piacciono a me sono proprio quelli come Miranda che, come dici ben tu, in fondo in fondo non sono così cattivi. Del resto, da ottimista quale sono, mi piace pensare che i cattivi non lo siano mai tout-court, ma che piuttosto siano vittime di qualcosa. Ma non vorrei dilungarmi troppo su questo tema. Come al solito, però, mi hai dato lo spunto per un nuovo post. Con te il dialogo è sempre fecondo. 😉 Ci penserò.
        Quanto al film che citi tu, Una donna in carriera, sai che credo di non averlo mai visto? Devo recuperarlo. Grazie!

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