Vorrei cantare insieme a voi in magica armonia,
auguri, coca cola e poi un coro in compagnia
canta insieme a noi
auguri, coca cola e poi un coro in compagnia
cantate tutti insieme a noi…
Sono certa che vi ricordiate questo spot della coca cola anni ’80.
A me piaceva tantissimo.
Mi piaceva la colonna sonora in cui le voci si sovrapponevano e non capivo mai se dicesse un coro in compagnia o un coro in armonia.
Mi piaceva la ragazza in primo piano doppiata malissimo, le cui labbra pronunciano chiaramente la canzone nella versione inglese I’d like to buy the world a coke.
Mi piacevano il ragazzo vestito da giocatore di football americano e i ragazzi indiani.
Infine mi piaceva l’idea della fiumana di gente che formava un grosso albero di Natale con la stella in cima.
E pazienza se era un spot infarcito di ipocrisia. Quelli erano gli anni ’80 e non rappresentavano fedelmente la realtà.
Eppure rispetto agli spot presunti realistici dei giorni nostri (come se una fetta di pandoro fosse sufficiente a cambiare il corso della storia) a me hanno sempre trasmesso un messaggio positivo.
C’erano buoni sentimenti (ok, un po’ ipocriti) ma c’era soprattutto l’idea che si potesse sognare un mondo migliore.
E io con questo sogno sono cresciuta e, nonostante le botte che ho preso fino a qui, continuo a coltivarlo.
Ieri era il mio compleanno. Tra sei giorni è Natale.
Volete farmi un regalo? Impegnatevi perché un piccolo sogno continui la sua strada.
Fate una donazione a una associazione, quella che volete voi.
Sovente mi trovo a contatto con non-profit, spesso lavoro con loro. Si occupano di malattie, disabilità, povertà, integrazione, sostegno culturale. E ogni volta che mi chiedo quale di esse meriti maggiormente il mio sostegno economico, non so rispondere.
Tutte sono una grossa risorsa sociale. Ci sono tante situazioni drammatiche al cui confronto i miei mal di pancia sono una bazzecola.
Oppure regalate un gesto gentile, una parola di conforto. Al vostro vicino di casa, alla cassiera del supermercato, al vecchietto in fila dietro di voi. Al ragazzo che chiede l’elemosina all’angolo della strada.
Basta così poco per riaccendere la scintilla.
Infine credete nel vostro sogno. Coltivatelo, cullatelo e difendetelo come fosse il vostro bambino.
Non perché tra sei giorni sarà Natale, ma perché senza sogni ogni giorno è un lasso di tempo indefinito e senza significato.
Buon Natale e buona vita. Sempre e comunque in nome dei vostri sogni.
8 Comments
E tu non potresti essere migliore di come sei. 💞w i sogni!
Arrivo in ritardo, hai scritto un post bellissimo, Silvia, e quella pubblicità la ricordo alla perfezione.
W i nostri sogni e quel poco o tanto che possiamo fare per non spegnere quelli altrui.
Grazie, Sandra!
Mi sono persa tutti i tuoi ultimi post da quando hai cambiato dominio al blog, oggi sono riuscita a ritrovare il tuo blog e ad aggiungerlo ai preferiti.
Anche a me piaceva moltissimo la pubblicità natalizia della coca cola, trasmetteva la sensazione che tutto potesse magicamente avverarsi, oggi le pubblicità sul Natale hanno invece spesso il potere di irritarmi.
Io faccio beneficenza costante a una Onlus: è una cosa che fa star bene soprattutto me.
Il Natale è ormai passato quindi ti auguro buon anno!
Sì, il cambio di dominio ha generato un po’ di confusione, come è fisiologico. Però era necessario per avere più ordine in tutte le cose che faccio, sia a livello di scrittura, sia a livello professionale.
Complimenti mi hai commosso.
Io sono stato un bimbo negli anni 80.
E questa bublicita.. Mi ricorda mia nonna e i momenti belli passati. Grazie Andrea 🙂
Ciao, Andrea, e benvenuto sul mio blog.
Ti ringrazio per l’apprezzamento. Che bello il ricordo di tua nonna legato a questa pubblicità! Tienilo stretto tra le cose belle dell’infanzia.
Molti auguri di buon anno.
[…] Il periodo natalizio è infarcito di pubblicità, spesso a loro volta infarcite di ipocrisia e buoni sentimenti. Qualche anno fa, in un articolo di questo blog, mi soffermai sulla pubblicità della Coca Cola anni ’80. Ve lo ricordate quello spot Coca Cola? Il famoso Auguri, coca cola e poi? […]