Noi che scriviamo di notte ma di giorno non riusciamo a dormire
Noi che leggiamo in pausa pranzo e cuciniamo con il cellulare in mano
Noi che ci connettiamo all’alba quando ancora siamo sconnesse da noi stesse
Noi che culliamo i bambini raccontando una storia che abbiamo testé immaginato
Noi che non ci chiamiamo scrittrici per rispetto dell’Arte che coltiviamo
Noi che parliamo di marketing editoriale, strategie, crowdfunding e poi ci addormentiamo sapendo che quello che conta è solo la storia
Noi che partecipiamo ai concorsi letterari, ma tanto son tutti truccati
Noi che i selfie li facciamo con i libri o, al limite, coi gatti
Noi che abbiamo iniziato a scrivere fin da tenera età
Noi che da grandi non volevamo fare le veline, al limite le giornaliste
Noi che On writing, Murakami, Carver, Dostoevskij, invece Fabio Volo, no, anche se non l’abbiamo mai letto
Noi che non scriviamo per il successo ma per qualche cosa che è successo e ci ha cambiato la vita
Noi che non salviamo i file, non facciamo i backup, non aggiorniamo i plugin e poi è colpa di ‘sto stupido pc
Noi che abbiamo un’amica a cui far leggere i nostri racconti prima che a tutti gli altri
Noi che al supermercato osserviamo le spese altrui e ne indoviniamo la vita
Noi che siamo stanche, stufe, demotivate ma continuiamo a scrivere
Noi che se piangiamo in silenzio, è il ciclo mestruale
Noi che abbiamo sempre qualcosa da dimostrare, prima di tutto a noi stesse
Noi che volevamo fare le scrittrici e ancora adesso continuiamo a sognare.
16 Comments
Ma che , dici a me?
Eh beh, certo, dico pure a te! 😉
VOI che non salvate i file, non fate i backup, non aggiornate i plugin e poi è colpa …degli informatici che ve la tirano 😛
Ahahahaha!!! (sì sì, ho notato il VOI maiuscolo 😀 😀 😀 ).
Noi che sentiamo la fatica ma non perdiamo il vizio di scrivere, anche quando diciamo “adesso basta, mi fermo per un po’” 🙂
Il vizio che, parafrasando Ligabue, non voglio smettere, smettere mai…
Noi che quando scriviamo siamo felici!
Brava, Antonella! Centrato in pieno il bersaglio. 🙂
Noi che ne abbiamo le scatole piene ma quella cosa che stiamo scrivendo la dobbiamo finire.
Ahahahaha… così nel frattempo ci ritorna la voglia di scrivere… 😉
mi ritrovo tantissimo in quello che hai scritto
Ciao azzurrocielo e benvenuta sul mio blog! Mi fa piacere che ti ritrovi! 😉
Noi che guardiamo la spesa degli altri e ne indoviniamo la vita? Ce l’ho! Noi che non volevamo fare le veline, al limite le giornaliste? Ho anche questa! Mi sa che che ce l’ho tutte, eh sì… noi che pensavamo di essere uniche come i pezzi d’antiquariato e invece siamo in tante:D
Ciao Rosalia e benvenuta sul mio blog. Hai ragione, siamo in tante ed è bello sentirsi parte di un vasto gruppo di persone che amano la scrittura. 🙂
Tutte voi che siete da ammirare e come minimo da seguire sui vostri blog; comunque da incoraggiare perché siete giovani e piene di idee. Si, perché ci sono anche quelli come noi che hanno raggiunto l’insperata soddisfazione di concludere la scrittura di un libro durante il pensionamento e non avere il coraggio di presentarlo a un editore o a un agente, perché loro cercano “autori da lanciare” e noi sappiamo che non lo saremo mai.
Ciao Gianfranco e benvenuto sul mio blog. Grazie per il tuo commento così gentile. Mi sento però di dirti di non perdere la speranza, se è davvero quello che vuoi. In fondo sognare non ha età e non conta quando si arriva a concludere un libro, conta solo l’amore con cui lo si fa. Ti auguro davvero ogni bene.