Sei personaggi in cerca di… rabbia – Puntata n. 2

Indice dei Contenuti

    La rabbia è un sentimento scomodo. Da piccoli ci dicevano che non dovevamo arrabbiarci, tanto meno esternare la nostra rabbia. Per chi è una bambina, peggio ancora. La rabbia e la femminilità non vanno di pari passo.

    Da adulti sovente ci viene suggerito di non prendercela. Quando qualcuno lamenta un torto, un’ingiustizia, spesso scuotiamo il capo arrendendoci al fatto che tanto non c’è nulla da fare, quindi meglio fare spallucce e non arrabbiarsi. Come se il soffocare la rabbia fosse sufficiente a eliminare il torto subito.

    Recentemente il film Inside out ha ridato un ruolo al personaggio di Rabbia, restituendogli la dignità negata per secoli, tuttavia gli ha dato un volto poco gradevole, una stazza tozza e buffa, come dire “ti tollero perché a qualcosa servi pure tu, ma certo non ti amo”.

    A mio parere i sentimenti hanno tutti il loro senso.

    La psicologia ha riabilitato la rabbia già da molto tempo.

    “La rabbia è una delle più precoci fra le emozioni, insieme al piacere e al dolore. Le due cause prototipiche sono la presenza di un ostacolo al soddisfacimento di un desiderio e l’imposizione di un danno fisico o psicologico. Se immaginiamo una situazione che simboleggia la rabbia, potremmo pensare al tentativo frustrato di liberarci da legami ingiusti che ci opprimono, o alla reazione verso qualcuno che maliziosamente ci toglie sotto al naso il cibo che ci spettava. In senso meno materiale, si prova rabbia ogni volta che sentiamo di essere minacciati sia nella nostra incolumità fisica che nella nostra immagine pubblica. Le ricerche compiute sul comportamento di specie diverse dall’uomo ci hanno mostrato che l’ira e le frequenti manifestazioni aggressive che ne conseguono sono scatenate da motivi direttamente legati alla sopravvivenza dell’individuo e dei piccoli, nonché alla difesa del cibo e del territorio”

    Valentina D’Urso Dipartimento di Psicologia Generale Università di Padov,a La rabbia: psicologia, linguaggio e senso comune.

    La rabbia è uno dei sentimenti più basilari, Il bambino, appena nato, urla di rabbia quando percepisce un disagio e non è ancora in grado di conoscerlo né tanto meno elaborarlo.

    Ed è la prima difesa verso un torto subito. Semmai ciò che andrebbe controllato non è la rabbia in sé, quanto la reazione ad essa.

    Qual è la relazione esistente tra i nostri personaggi e la rabbia?

    Tornando al nostro gioco, la settimana scorsa abbiamo attribuito un’azione o una situazione fastidiosa a personaggi identificati con una lettera dell’alfabeto. Riassumiamole qui:

    X: infastidito da chi gli ronza intorno mentre mangia

    Y: dalle chiavi lunghe

    Z: risvolto del lenzuolo corto

    W: da chi fa due volte la stessa domanda.

    K: dal rumore di chi deglutisce

    J: dall’unto delle patatine

    Ognuno di voi ha dato la propria interpretazione, incominciando a immaginare i vari personaggi e delineando i primi contorni.

    Oggi vi dirò qual è la situazione o la cosa che più fa arrabbiare ciascuno di loro, ma senza definire a quale di essi appartiene. Sarete cioè voi ad abbinare ai vostri personaggi in base alle caratteristiche che avete studiato per loro.

    le sei situazioni che provocano rabbia
    • Quando qualcuno gli/le prende un boccone dal suo piatto
    • Quando egli/lei stessa non riesce a fare qualcosa che si era prefissato/a
    • Quando inciampa sul marciapiede
    • Quando qualcuno lo/la tocca inavvertitamente
    • Quando viene svegliato/a da un rumore improvviso
    • Quando la pasta è scotta

    Ora tocca a voi: completate di vostri personaggi legandoli alle vostre descrizione della settimana scorsa e raccontateci come reagiscono alla rabbia,

    Se ti è piaciuto, condividilo!

    14 Comments

    • Personaggio X Donna, Chiara, 28 anni
      X è infastidito/a da chi gli/le cammina intorno mentre mangia, ma diventa davvero rabbiosa e dà calci alla sedia se qualcuno le prende un boccone dal suo piatto.
      • Personaggio Y Donna, Anna, 37 anni
      Y è infastidito/a dalle chiavi troppo voluminose, tipo quelle lunghe, di sicurezza ma si arrabbia soprattutto quando qualcuno la tocca inavvertitamente, non ama il contatto fisico ingiustificato e tende a mostrare la sua rabbia con uno scontro verbale piuttosto acceso “ma stia attento, insomma!”
      • Personaggio Z Bambino Luigi 7 anni
      Z è infastidito/a dal risvolto del lenzuolo troppo corto e si arrabbia quando è svegliato da un rumore improvviso, il suo sonno è sacro, e se sente un rumore si alza con foga e va a scoprire di cosa si tratta, girando per casa magari alle due di notte
      • Personaggio W Uomo Gustavo 52 anni
      W è infastidito/a dalle persone che gli/le fanno due volte la stessa domanda e si arrabbia quando inciampa sul marciapiede, cosa che ogni tanto accade perché ha in testa mille pensieri, in tal caso dice a voce alta “fanculo marciapiede!” ma in realtà sfoga la frustrazione per tutte le persone che gli fanno due volte la stessa domanda, non potendo rispondere loro “fanculo Mario, Giorgio, Michele” (i suoi odiati colleghi)
      • Personaggio K Donna Assuntina 63 anni
      Personaggio K è infastidito/a da chi fa rumore quando deglutisce, ma si arrabbia soprattutto quando la pasta è scotta, come capita sempre quando cucina sua madre anziana, che dimentica la pentola sul fuoco, a quel punto esplode con moti di rabbia esagerata minacciando la madre di metterla in una casa di riposo
      • Personaggio J Ragazzina Nicoletta 12 anni
      Personaggio J è infastidito/a dall’unto lasciato sulle dita dalle patatine, ma si arrabbia tantissimo quando non riesce a fare qualcosa che si era prefissata, allora si chiude nella sua cameretta e mette la musica a tutto volume, cantando a squarciagola le canzoni rock dei vecchi successi amati da suo padre, che in realtà piacciono molto pure a lei.

      Spero vada bene, ho ripreso i miei personaggi di settimana scorsa, credo che si stiano delineando situazioni attingibili in future storie. Molto utile. Grazie

      • Certo che va bene, cara. Gustavo che insulta il marciapiede me lo vedo già davanti agli occhi,
        E niente, donna Assuntina sono proprio io tra vent’anni!

    • nadia

      Il mio Roberto si arrabbia a giorni alterni. Il suo umore dipende da mille cose, ma soprattutto come abbiamo detto dal disordine, non meno i discorsi che non collimano con il suo modo di vedere. I malesseri sociali stanno al primo posto per farlo infuriare, ed oggi quello che lo fa sbottare e letteralmente fumare è il vedere che non hanno raccolto la spazzatura ed i bidoni traboccano. Eppure lui paga e se paga il servizio ci deve essere.
      Per lui tutto il mondo gli gira intorno, nemmeno si accorge che il disservizio è legato al ponte che ne ha complicato il regolare svolgimento. Ecco lui lavora mentre gli altri fanno vacanza, altro motivo per arrabbiarsi, e gli continua a girare per la testa da bravo pensiero fisso. Peccato solo non si renda conto che la rabbia come gli altri sentimenti ne attira e cattura altra in un vortice senza fine.
      Povero Roberto. ….. (come mi diverto in questo gioco lo so solo io!!!)

      • Hai mai visto con i tuoi figli Leone cane fifone? Ecco il tuo Roberto mi fa venire in mente Giustino… XD XD XD

    • Ripasso più tardi, ma volevo dirti che non ricevo più le tue notifiche via mail. Eppure qui sotto c’è la spunta per i nuovi articoli. Sono solo io? 🙂

      • Sì, decisamente c’è qualcosa che non funziona. Uff… che stress! 🙁

      • nadia

        anche io non ricevo nulla

    • Tiziana

      C’è un libro sulla rabbia spiegato ai bambini.
      Una bella lettura anche ai grandi non farebbe male.
      I bimbi, poi, tornano a giocare dopo pochi minuti.
      I grandi hanno bisogno di molto più tempo.
      Se mi ricordo il nome del libro, lo scriverò.

      • Se ti viene in mente, scrivilo. Mi interessa davvero. 🙂

        • Tiziana

          Eccolo:
          “Che rabbia ” (Mireille D’ Allancè )

    • • Personaggio X Donna
      X è infastidito/a da chi gli/le cammina intorno mentre mangia.
      Potrebbe sembrare una prerogativa maschile (per disposizione si concentrano in una cosa per volta), ma in realtà non lo è. Anch’io sono infastidita da questa cosa, soprattutto a pranzo, in giorno di lavoro, dove ho bisogno di pensare tranquilla.

      Si arrabbia Quando qualcuno lo/la tocca inavvertitamente
      E’ una persona riservata, nella vita quanto nel fisico. Un tocco anche se casuale la fa arrabbiare perchè lo percepisce come un’invasione della propria sfera intima, fosse anche una spalla che la sfiora nel caos dell’attraversamento pedonale.

      • Personaggio Y Uomo
      Y è infastidito/a dalle chiavi troppo voluminose, tipo quelle lunghe, di sicurezza.
      Le donne hanno sempre una borsa, dove infilarci di tutto. E che le chiavi siano lunghe o meno, fa poca differenza, non saranno mai grandi più della custodia degli occhiali da sole. Gli uomini (a parte la moda del borsello) mettono tutto in tasca e con le chiavi lunghe si strappano i fondi delle tasche. (Avere un papà sarto aiuta!)

      Si arrabbia Quando qualcuno gli/le prende un boccone dal suo piatto
      Come da continuamente la sua fidanzata. Ci tiene molto alla linea, per carità niente da dire, ma lo irrita davvero che ad ogni cena lei si limiti ad un’insalatina cesar o un petto di pollo insipido e finisca poi a mangiare la pietanza che lui ha ordinato per sè.

      • Personaggio Z Uomo, anziano
      Z è infastidito/a dal risvolto del lenzuolo troppo corto.
      Non so perchè ma mi è venuta in mente questa cosa: un anziano che o usa una dentiera (ma forse di notte si tolgono?) o ha comunque problemi di scialorrea notturna (eccesso di saliva), è infastidito se il risvolto del lenzuolo è corto, perchè poi nella notte si sposta, si gira, e rischia di macchiare il piumone. Che le lenzuola si cambiano spesso, ma lavare il piumone è una fatica immane!

      Si arrabbia Quando viene svegliato/a da un rumore improvviso
      Il cuore gli salta sempre a mille e certo non gli fa bene, anche se prende tutte le sue pastiglie. Il problema è che certi rumori gli ricordano le notti passate in trincea, durante la Seconda. Brutte cose che ci si porta dietro a vita, come il chiodo nella gamba.

      • Personaggio W Donna Bambina
      W è infastidito/a dalle persone che gli/le fanno due volte la stessa domanda.
      Perchè significa che non hanno ascoltato la sua prima risposta. Gli adulti fanno sempre così. Le fanno le domande e poi pensano ad altro. Non la prendono mai in considerazione. Non succede la stessa cosa con i bambini maschi, con loro no.

      Si arrabbia Quando inciampa sul marciapiede
      …perchè la mamma la sta trascinando in fretta e lei non ce la fa a stare al suo passo, nemmeno correndo. Così i piedi vanno per conto loro e lei si ritrova sempre con l’altra manina per terra. E la mamma finisce per sgridarla, come se fosse colpa sua.

      • Personaggio K Uomo
      K è infastidito/a da chi fa rumore quando deglutisce.
      Gli ricorda suo padre. Il rumore eccessivo che faceva a tavola, oltre le buone maniere e il silenzio che gli altri invece erano tenuti a rispettare. Non ha mai avuto un buon rapporto con suo padre, le uniche carezze erano quelle della sua cinghia quando disubbidiva.

      Si arrabbia Quando la pasta è scotta
      Gli tocca mangiare malvolentieri e poi la digestione rallenta paurosamente. Che la pasta scotta è la prova che chi sta in cucina non ci mette abbastanza impegno, non assaggia il livello di cottura, se la dimentica e poi quel che esce è una schifezza.
      (Potrebbe essere un cuoco?)

      • Personaggio J Ragazzino
      J è infastidito/a dall’unto lasciato sulle dita dalle patatine.
      Che poi si appiccica alla tastiera e alla consolle. Ma si può giocare senza un sacchetto di patatine lì a fianco?

      Si arrabbia Quando egli/lei stessa non riesce a fare qualcosa che si era prefissato/a
      Quando i compiti gli prendono tutto il pomeriggio, con il fratello che lo perseguita, e non gli avanza tempo per uscire con gli amici o quando alla partita non riesce a partecipare a nessuna azione decisiva o quando giocando con la play online non porta a casa nessuna sfida.

      Mi scuso per il commento lungo, ma tocca riportare anche i pezzi dell’altra volta, per vederci chiaro. Ma alla fine del gioco, salteranno fuori 6 personaggi di cui scrivere? Potrebbe essere interessante! 😉

      • Hai fatto benissimo, così anche per me è più semplice ritrovare tutti i personaggi.
        Sì, l’idea è proprio arrivare a creare 6 personaggi e magari anche qualcos’altro. Stiamo a vedere cosa succede.
        W la bambina che detesta non essere ascoltata dagli adulti e che si arrabbia quando la mamma la trascina lungo il marciapiede facendola inciampare, inizia ad avere una caratterizzazione veramente interessante.

        • Però non riesco ancora a dargli dei nomi…ho osservato che i nomi mi vengono sempre per ultimi!

          • Per trovare i nomi hai ancora circa un mese. 😉 Nessuna fretta! 🙂

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