Sei personaggi in cerca di… gioia

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    Ed eccoci giunti all’ultima puntata con i nostri in personaggi in cerca dei loro sentimenti: oggi parleremo di gioia.

    Più che un esercizio, è stato un gioco. Più che un gioco, un pretesto per riflettere sul senso vero e proprio dei sentimenti che proviamo nella nostra vita quotidiana e su cui, tuttavia, non sempre riflettiamo lucidamente. Un po’ perché quando ci sei immerso è difficile vederti da di fuori, un po’ perché i modi di pensare comuni, l’opinione altrui, il nostro giudizio su noi stessi tendono a confondere le situazioni e a confondere noi stessi.

    Non è un caso se ho lasciato per ultimo questo sentimento. Anzi, ci sono diverse ragioni.

    Prima di tutto perché mi piace lasciare per ultimo un sentimento positivo, che lasci una scia di ottimismo. Gli antichi dicevano dulcis in fundo per alludere a qualcosa di bello che arriva quasi inaspettato. Ma anche noi abbiamo mantenuto, senza accorgerci, questa visione: non per niente mangiamo il dolce a fine pasto, conservando il piatto più prelibato per l’ultima portata, così da lasciarci in bocca il gusto migliore più a lungo possibile.

    Inoltre ho conservato la gioia per questa settimana perché tra tre giorni inizierà l’Avvento e con esso vi proporrò il mio Calendario dell’Avvento. Anzi, il vostro, perché a scrivere su questo blog non sarò solo io, ma ci saranno numerosi blogger, amici, autori, aspiranti scrittori e scrittori che ci regaleranno ogni giorno da qui a Natale un racconto nuovo e inedito.

    Non è questa la sede per spiegarvi il senso di un Calendario dell’Avvento per una persona che, come me, non è religiosa, tuttavia mi preme sottolineare l’importanza dei concetti di attesa, di sorpresa e di magia del Natale. Ognuno può pensarla come vuole, ma per me questi valori sono fondamentali, soprattutto in una società frenetica dove non c’è tempo per riflettere, per desiderare e per stupirsi, ma in cui si professa il “tutto subito” senza mediazioni.

    che cos’è la gioia?

    Il sito dell Garzanti Linguistica dà questa definizione del termine gioia:

    1. sentimento di piena e viva soddisfazione dell’animo; allegria, letizia, felicità: gioia grande, profonda, immensa; lacrime di gioia |saltare per la gioia, essere pazzo di gioia, essere fuori di sé dalla gioia, essere contentissimo, felicissimo

    2. persona, fatto o cosa che è causa di felicità, fonte di soddisfazione o di consolazione: una bambina che è la gioia della famiglia; le gioie della vita

    Etimologia: ← dal fr. joie, che è dal lat. gaudĭa, neutro pl. di gaudĭum ‘gioia’, considerato n.f.

    Personalmente mi piace paragonare la gioia ad un’esplosione.

    Per me la gioia sovente deriva della realizzazione inaspettata di un desiderio: che cosa c’è di più bello che incontrare per caso una persona cara quando ormai lo ritenevi impossibile? o di un 30 in un esame che hai faticato tanto a preparare? o della lettera di una casa editrice che pubblicherà in tuo romanzo?

    La gioia è l’apice della felicità. Per questo è brevissima. Non può durare perché se no non sarebbe un apice, ma una linea retta o almeno un segmento.

    Ed è tanto intensa quanto più è durato il momento di attesa.

    Per tutti questi motivi per me la gioia è un’esplosione: un’energia incontenibile che scalda il cuore e buca gli occhi.

    i nostri personaggi e la gioia

    Anche i nostri sei personaggi, per quanto tormentati, arrabbiati, infastiditi, invidiosi, a volte sono pieni di gioia.

    Quando accade?

    • quando si sveglia e scopre che è stato solo un brutto sogno
    • quando compie una buona azione
    • quando trova una banconota per strada
    • quando riceve un dono inaspettato
    • quando nella buca delle lettere trova una lettera al posto delle bollette
    • quando apre l’ultima casellina del calendario dell’Avvento

    E per quanto riguarda voi, che cosa riempie il vostro cuore di gioia?

    Se ti è piaciuto, condividilo!

    10 Comments

    • Tiziana

      Silvia, non sono stata molto attiva in questo gioco. Hai avuto un’ottima compagnia; le signore sono state bravissime nel caratterizzare i personaggi e fargli svolgere un’azione. Non male.
      Hai ragione quando dici che per ultimo è sempre bene tenere il lieto fine, anche se non sempre è così. Da romantica mi piace questa sensazione di dolcezza, come quando bevi il caffè e ti rimane dello zucchero sulla tazzina. Ti ci tuffi dentro a racimolarlo.
      Riempe il cuore di gioia l’emozione di chi vuoi bene. Ad esempio un abbraccio che suggella quella grossa emozione, senza tante parole perché sarebbe superfluo.

      • Eh, l’abbraccio! Il gesto più affettuoso e sincero che esista! Come dici tu, quelli silenziosi sono i migliori. 😉

    • Questa rubrica, anche se alla fine mi sono un po’ persa per strada, mi è piaciuta molto e ti ringrazio. Ci sono stati momenti di riflessione condivisa e altri dentro di me, in relazione ai miei personaggi sì, ma anche alla mai vita.
      Hai fatto bene a lasciare per ultima la gioia e a parlare del tempo in arrivo: l’attesa, la sorpresa, il rinnovarsi di emozioni in fondo già vissute ma davvero gioiose.
      A me continua a dare una grande gioia l’apertura del Garabombo il mercato natalizio equo solidale della mia città, conto proprio i mesi. C’è tanto altro ovviamente ma mi piace dire una cosa che forse può far sorridere, ma a me fa tanto Natale e sostituisce quegli elementi di Natale che purtroppo non ci sono (più), ecco preferisco fare un giro al Garabombo piuttosto che deprimermi per i vuoti.
      Un bacione

      • Mi fa piacere avere stimolato in qualche modo la riflessione. Per me era anche un pretesto per ragionare su sentimenti che spesso non affrontiamo nella loro complessità.
        Grazie a te per aver partecipato! 🙂

    • Giulia Mancini

      Anche se non ho sempre partecipato è stata proprio una bella rubrica! non vedo l’ora di leggere il calendario dell’avvento e i racconti dei blogger 😉
      Riguardo alla gioia, non vorrei sembrare banale, ma a volte le cose che mi procurano più gioia in assoluto sono quasi sempre quando rendo felice qualcuno quasi per caso con un gesto semplice di gentilezza o generosità anche da poco, per esempio un giorno ho regalato un giochino al bambino della mia vicina (era un omaggio di una confezione di merendine) e lui era così contento che si è messo a ballare sul pianerottolo, mi sono sentita sorpresa e felice.
      Riguardo a me invece quello che mi procura gioia è avere un pezzetto di tempo per me (ma solo mio).

      • Grazie, Giulia.
        Sono stra-convinta che la gioia arrivi proprio dalle cose semplici, quelle che solo all’apparenza sembrano banali ma che invece costituiscono il bello della vita.
        Avere un pezzetto di tempo solo per sé è una specie di piccola coccola che ci regaliamo: un’altra piccola grandissima cosa! 😉

    • nadia

      Sulle prime pensavo di tornare domani, ma di gioia ne avevo un gran bisogno, quindi eccomi qui.
      Il mio Roberto inaspettatamente anche per sè prova una gran gioia. E’ innamorato e ricambiato, lei gli è fedele e gli trasmette sicurezza, con quella sua trasparenza totale che sfocia in ingenuità. Ogni tanto ci prova ad essere prevenuto pensando che finirà da un momento all’altro la loro storia, che lei si stancherà di tutti i suoi difetti, invece si ricredere ed ogni notte va a dormire rasserenandosi un po’. Che alla fine la gioia sia nelle piccole cose, lo sa da sempre, ma svegliarsi e trovarla al suo fianco non è poi tanto una piccola cosa.

      • Bella questa immagine di Roberto che si sveglia e trova al suo fianco la propria Gioia! E io che me l’ero immaginato come un duro insensibile! 😀

    • Io pure mi sono divertita, e mi sono affezionata ai personaggi che si sono delineati nella mia testa. Nel frattempo hanno preso un nome e una collocazione ambientale. Riesco anche a intravedere le loro storie intrecciarsi. Penso che mi ci scapperà un racconto. La plastilina è ancora grezza e ruvida, devo scaldarla un po’ per capire che forma prenderà 🙂

      • Ah, io il tuo racconto lo sto aspettando fin dalla prima puntata, eh? Scalda la plastilina, che poi ti vogliamo leggere! 😉

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    Silvia Algerino

    Vivo con due figli, un marito e un gatto in una casa ai confini del bosco. 
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