Una nuova folle passione: la genealogia

Indice dei Contenuti


    Ogni tanto una nuova passione arriva. Non ci posso fare nulla. Come diceva l’ultimo album del mio amato De André, mi innamoravo di tutto.

    E stavolta la scintilla è scoccata – in fondo siamo in tempi di amore via web – grazie a una app, scoperta pressoché per caso dal mio cellulare.

    Ma a essere del tutto sinceri, non è una passione del tutto nuova, semmai è la riscoperta di un antico amore.

    Un lontano amore di gioventù

    Ci fu un tempo in cui tutto ciò che concerneva la Storia mi sembrava vecchio e polveroso. Insomma, a parte farmi prudere le mani e starnutire, mi pareva uno studio arido, costellato di nomi e date che la mia memoria piuttosto labile ha sempre faticato a registrare.

    Poi, come accade nelle migliori storie, qualcosa cambiò nel mio modo di intendere la Storia e per me fu una rivelazione.

    Erano i tempi dell’Università, frequentavo l’ultimo anno. Nel mio piano di studi avevo lasciato tra gli ultimi esami da sostenere Geografia, insegnamento tra i fondamentali il cui corso era tenuto dalla temibile professoressa Paola Sereno.

    Sulla materia, per  mia ignoranza, avevo un’opinione ancora meno precisa di quella che avevo relativamente alla Storia.

    L’argomento del corso quel semestre era basato sul testo di Le Roy Ladurie Tempo di festa, tempo di carestia: Storia del clima dall’anno mille. 

    Essendo uno dei pochi esami fondamentali comune a tutti gli indirizzi era frequentatissimo, ma curiosamente le prime file erano sempre vuote, per cui mi fu facile essere in una ottima posizione per seguire le lezioni. Fu allora, tra quei banchi, che mi innamorai.

    Un amore folle, tale da sconvolgere i progetti

    Il mio piano di studi era stato costruito in previsione di una laurea in Letteratura Latina. Avevo già concordato con l’insegnante l’argomento della tesi di laurea, se ricordo bene riguardava il libro IV delle Elegiae di Properzio.

    Dovevo sostenere solo più due esami: Geografia, appunto, e Letteratura Italiana II.

    Con Letteratura Italiana sapevo di non avere problemi, infatti il 30 arrivò senza grossi problemi, mentre Geografia era un terribile spauracchio. Poiché eravamo in molti a sostenere l’esame, c’era una prova preliminare scritta composta da una decina di domande. Lo passammo in meno di una dozzina su un’ottantina di partecipanti. L’orale divenne una formalità.

    Ricordo benissimo il giorno in cui andai a colloquio per la prima volta dalla professoressa Sereno. Prima di ascoltarmi prese in mano il mio compito scritto e, sorridendo, si ricordò di me.

    Le dissi che volevo laurearmi con lei. Sorrise di nuovo, questa volta in modo sornione. Perché?, mi chiese. Le dissi onestamente che avevo avuto per tanto tempo un’opinione distorta della geografia, ma che ora che avevo seguito il corso ero stata affascinata dalla materia e che davvero mi era cambiato il punto di vista su ciò che volevo fare.

    Mi prese in giro, credo. Mi chiese se ero stata folgorata sulla via di Damasco. Usò proprio quelle parole, sempre più sorridente, sempre più sorniona.

    Poi disse che però il mio piano di studi così com’era non andava bene, che avrei dovuto sostenere degli esami in più.

    Risposi che ero disposta a farlo. Ero in anticipo rispetto alla media, non c’era problema per me.

    Allora smise di sorridere. Si fece seria. E io iniziai la mia avventura nella Geografia e nella Storia. Che non erano più date, luoghi e nomi di persone. Ma ricerca. A volte dura, a volte faticosa. Avevo iniziato una nuova sfida e non l’avrei persa per nulla al mondo.

    Epilogo

    Non so se la vinsi o la persi, ma sì, alla fine mi laureai.

    La professoressa Sereno mi affidò una tesi di laurea di ricerca. Se avevo sostenuto tutti gli esami del corso di laurea, oltre a quelli che aggiunsi per adeguare il piano di studi, in meno di quattro anni, ne impiegai quasi due a scrivere la tesi.

    Studiai le terre comuni nella valle d’Andorno (BI) tra il 1600 e il 1800 basandomi principalmente sul confronto tra due catasti, l’uno del 1594 e l’altro del 1758 (se ben ricordo, sono passati quasi 20 anni). Imparai a usare le fonti. Capii cosa vuol dire che la geografia è una scienza di relazione. Si incrociarono materie prettamente umanistiche con altre di stampo scientifico. Storia, urbanistica, architettura, cartografia, sociologia, antropologia, psicologia, climatologia, statistica le prime che mi vengono in mente.

    Mi piacque molto. Sperimentai che cosa vuol dire fare ricerca. Fu estenuante. Tanto che il giorno in cui mi laureai giurai a me stessa che non avrei più aperto un libro in vita mia. Ero esaurita.

    Ma la promessa durò meno di due giorni.

    Oggi, un’altra folgorazione: la genealogia

    Dopo questa mia lunga digressione sui miei studi e sul mio amore improvviso per la Geografia, torniamo all’argomento principale: la genealogia.

    Come dicevo in premessa, alcuni giorni mi è capitata, non so come non so perché, una nuova app fra le mani, la quale funziona da strumento per la creazione degli alberi genealogici. Scaricata un po’ sul serio un po’ per gioco, mi sono ritrovata in un mondo non molto distante da quello che accarezzai, non posso dire di averne davvero fatto parte, negli anni della tesi.

    Mi ha sempre affascinato l’idea di ritrovare le radici, ricostruire il passato e capire da dove vengo, di chi sono figlia o, meglio, da chi discenda la mia famiglia e come si sia ramificata nel tempo.

    Le fonti per la ricostruzione di questi dati sono molto simili a quelle usate per la mia tesi: catasti, atti notarili, atti di nascita e di morte.

    Così, scartabellando tra i vecchi documenti di famiglia e inserendo i dati recuperati nella app, mi è capitato di agganciarmi ad una parte di albero genealogico già costruita da altri appassionati e/o studiosi.

    Ne è venuto fuori che dalla parte di mio nonno materno la struttura principale dell’albero è stata ricostruita fino al 1607, con parecchie diramazioni. Purtroppo i rami femminili sono piuttosto lacunosi, soprattutto prima del 1750. Un caso o sintomo del fatto che le donne erano tenute in minor considerazione che gli uomini?

    Proseguo nella ricerca a fatica: basta che manchi un pezzo e si inceppa tutto.

    Tuttavia mo è tornata la voglia di fare ricerca, di scartabellare documenti con i guanti affinché la carta consunta non si sciolga fra le mani.

    E spero vivamente che non rimanga solo un amore estivo.

    E voi, avete mai ricostruito il vostro albero genealogico?

    Se ti è piaciuto, condividilo!

    12 Comments

    • Partiamo dai complimenti per la tua carriera universitaria e capacità di apprezzare ogni occasione capitata. Ammirevole.
      Per quanto riguarda la genealogia, ho perso di vista il ramo paterno intorno al mio bisnonno, prima per mancanza di informazioni scritte non sono riuscita a reperire nulla. Da parte di mia madre invece hanno pensato i suoi fratelli a fare ricerche ma non sono andati troppo indietro nelle generazioni. Sarebbe davvero interessante scoprire se uno dei tanti antenati è saraceno, piuttosto che barbaro. Chissà…

      • Ma no, che complimenti, figurati! Un percorso come quello di tanti altri, solo un po’ più confuso, ecco. 😉

    • Io, in passato, rimasi folgorata da due materie: la psicologia (studi che volevo fare all’università e che per una serie di ragioni non feci più) e la filosofia, al liceo, di cui avevo un professore bravissimo, capace di farla amare anche al più ostinato degli asini.
      Sono rimasti residui di entrambe le fisse.
      Io sarei curiosa sì, di risalire ai miei avi. So che dal lato di mia madre ho antenati nobili, mentre il mio cognome discende da una famiglia di liutai. La mia curiosità, tuttavia, non mi porterebbe a fare ricerche, mi piacerebbe solo che qualcuno le portasse avanti per me e mi mostrasse il risultato.

      • Liutai? Che cosa affascinante. 🙂

    • Rosalia pucci

      Bellissima carriera universitaria, complimenti. Anche a me appassiona la ricerca storica e la genealogia. Mi piacerebbe molto usare la tua app. Qual e`?

      • In realtà ne uso due parallelamente: Geneanet.org, dove puoi creare il tuo albero e trovare documenti on.line, e Familysearch.org.

    • Tempo fa c’era una bellissima trasmissione in una di quelle tv digitali che riciclano contenuti ex-premium. Titolo: Chi ti credi di essere? (dall’originale dell’NBC Who do you think you are?) Riguardava proprio la ricerca e costruzione dell’albero genealogico di star di tv e cinema, tramite studiosi e storici accreditati. Era bellissima perché viaggiavano da un luogo all’altro anche del globo (i nostri antenati si muovevano più di noi) e mostravano documenti antichissimi. Così Brooke Shields ha scoperto di discendere addirittura da Enrico IV! Magari in streaming trovi le puntate! 😉

      • Interessante! Grazie della dritta, farò una ricerca! 🙂

    • Daniela

      Mi ricordo molto bene la Prof. ssa Sereno, faceva paura a tutti 😀
      Oltre ad aver frequentato la tua stessa università, ho la stessa passione per la genealogia. Tramite gli archivi on line sono riuscita a risalire ad alcuni documenti di parenti per parte di padre e di madre. Altri documenti li ho ottenuti con la preziosa ricerca degli “addetti ai lavori”, quando gli archivi non sono digitalizzati. Ho trovato tutto l’albero genealogico del ramo della nonna paterna grazie allo studio di uno storico che aveva già ricostruito gli alberi genealogici delle varie famiglie del paese di mia nonna e sono riuscita ad andare indietro anche di 10 generazioni… Quando si trova qualcosa, la ricerca diventa sempre più appassionante!!!

      • Ciao, Daniela, e benvenuta sul mio blog.
        Che piacere trovare qualcuno che ha frequentato la mia stessa università e che ama la genealogia. Sei stata bravissima nella tua ricerca. Io ultimamente mi sono un po’ arenata, anche se ogni tanto riesco ancora a trovare qualche nome nuovo. Sto intervistando parenti per cercare di trovare qualche aggancio, ma non è sempre semplice. Se avessi un po’ più di tempo proverei ad andare nelle parrocchie, a volte sono utilissime per ricostruire qualche nome e dà lì ricollegarsi ad altri alberi che si trovano on line. Magari quando sarò in pensione mi ci dedicherò con maggiore impegno 😀
        Ps. Che forte, la Prof. Sereno! Nonostante tutto, la ricordo ancora con affetto. Dura, sì, ma mi ha insegnato tantissimo.

    Lascia il tuo commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Potrebbero interessarti:

    Silvia Algerino

    Vivo con due figli, un marito e un gatto in una casa ai confini del bosco. 
    Dissennatamente amante della vita, scrivo per non piangere, rido perché non posso farne a meno.

    Post Recenti

    • All Post
    • Blog
    • Risorse per crowdfunder
    • Risorse per lettori
    • Risorse per scrittori
      •   Back
      • Sei personaggi in cerca di...
      • Seo
      • Blogging
      • Dubbi d'autore
      • Copywriting & Co.
      • Marketing editoriale
      • Le mie parole
      •   Back
      • Indie&co
      • Calendario dell'avvento
      • Guest post
      • Idee
      • Interviste d'autunno
      • Libri
      • Poesia
      • Racconti
      •   Back
      • Crowdfunding editoriale

    Come se fossimo già madri

    Silvia Algerino

    Restiamo in contatto?

    * indicates required

    Per favore, scegli i contenuti che ti interessano:

    Puoi cambiare idea in qualsiasi momento: il tasto per l'annullamento dell'iscrizione è piè di pagina di ogni email che ricevi da me. Oppure scrivimi a privacy@silviaalgerino.com. Per altre informazioni visita il mio sito web. Cliccando qui sotto, mi autorizzi a gestire i tuoi dati nel rispetto della legge. Grazie di cuore.

    Utilizziamo Mailchimp come piattaforma di marketing. Cliccando qui sotto per iscriverti, accetti che le tue informazioni verranno trasferite a Mailchimp per l'elaborazione. Scopri di più su come Mailchimp gestisce la tua privacy.

    Intuit Mailchimp

    Restiamo in contatto

    Iscriviti alla newsletter (e niente spam).

    Yeah! Ora sei dei nostri. Ops! Qualcosa non va. Mi spiace! :(
    Edit Template

    Articoli recenti

    • All Post
    • Blog
    • Risorse per crowdfunder
    • Risorse per lettori
    • Risorse per scrittori
      •   Back
      • Sei personaggi in cerca di...
      • Seo
      • Blogging
      • Dubbi d'autore
      • Copywriting & Co.
      • Marketing editoriale
      • Le mie parole
      •   Back
      • Indie&co
      • Calendario dell'avvento
      • Guest post
      • Idee
      • Interviste d'autunno
      • Libri
      • Poesia
      • Racconti
      •   Back
      • Crowdfunding editoriale

    Contatti

    Silvia Algerino

    silvia@silviaalgerino.com

    P. IVA IT 02613430020

    © 2014 Created by Silvia Algerino – 2023 Updated by Silvia Algerino