Leggere apre le porte al mondo

Indice dei Contenuti

    Ci stavamo pensando già da un po’. Da quel 24 agosto.

    Il nostro gioco #libroso che ha movimentato l’estate sui nostri blog è quasi giunto alle battute finali. Tra un paio di giorni si chiuderà la possibilità di inviare le vostre risposte, poi procederemo alla selezione dei finalisti. Abbiamo nominato una giuria qualificata. Antonella Mecenero, alias Tenar, Salvatore Anfuso e Paolo Forte hanno accettato di farci da giudici. Sceglieranno le tre risposte migliori per ogni domanda, quindi daremo la parola a voi che voterete la migliore per ogni domanda e l’autore di ciascuna di esse riceverà in premio la maglietta con il nostro logo.

    E’ stato divertente. Possiamo dirlo? Per noi, nel nostro piccolo di blogger, è stato un successone.

    Tuttavia, negli ultimi giorni, la voglia di giocare è un po’ scemata. Giocare prima di tutto ci richiama alla memoria i bambini. Bambini la cui vita è stata spezzata da un evento drammatico come il terremoto. Bambini che hanno perso i genitori. Bambini che non hanno più la casa, né il loro paese. E che dire degli anziani? Anziani con gli occhi vuoti. Buchi neri di futuro, per chi già il futuro ce l’ha, fisiologicamente, dietro le spalle.

    In questo mese di gioco abbiamo voluto lanciare un messaggio. Un messaggio che ci sembrava utile, in qualche modo, a portare dalla nostra parte di lettori innamorati dei libri qualcuno che questa scintilla non l’ha mai potuta provare. Per preconcetto, per pigrizia, per moda. Chissà perché.

    Così abbiamo pensato di andare oltre al nostro gioco. Di essere utili a chi sta trascorrendo ore drammatiche. Perché i libri servono anche ad aprire una finestra sul mondo.

    Anche in questo caso, nel nostro piccolo e con l’umiltà di non essere nessuno, io e Nadia abbiamo pensato di provare a fare qualcosa.

    Lo ricordate il nostro logo? Mi pare vi fosse piaciuto.

    Portare una maglietta con un messaggio è il primo modo per veicolare quello stesso messaggio.

    In fondo quello che indossiamo è quello che siamo.

    Così abbiamo pensato di far stampare davvero le magliette con il nostro logo e di devolvere il ricavato alle vittime del sisma.

    Stiamo lavorando per avvalerci del sistema che garantisca non solo un buon rapporto qualità/prezzo, ma anche un buon rapporto spese/guadagno, in modo da riuscire a devolvere una cifra accettabile.

    Inoltre vogliamo garantire totale trasparenza perché anche solo il sospetto che si possa voler lucrare sulle tragedie è una macchia infamante.

    Per questo abbiamo ancora bisogno del vostro aiuto.

    Ci piacerebbe sapere che cosa ne pensate e se, nel caso, partecipereste.

    Se avete qualche idea o suggerimento per come gestire il tutto e se già avete avuto esperienze simili sarà gradito ogni consiglio.

    Che ne dite, vi interessa? Proviamo a far passare il messaggio che non solo leggere non è peccato, ma  #LeggereApreLePorteAlMondo?

    Se ti è piaciuto, condividilo!

    16 Comments

    • Mi interessa? Certo!
      Porterei la maglietta? Assolutamente! E’ molto più seria di tante altre che porto! 😛
      Suggerimenti? Che il ricavato arrivi nelle zone terremotate direttamente in forma di libri! Il top sarebbe rintracciare qualcuno che si occupa delle tendopoli, dei bambini (so che c’è Save the children in zona), e mandargli libri perchè creino una zona “bookcrossing” direttamente lì.
      Purchè siano tutti libri a lieto fine! Tragedie basta, per carità.

      • Grazie, Barbara. La tua è effettivamente un’ottima idea e penso che la adotteremo. In effetti stavo proprio pensando a qualcosa del genere affinché avesse un’attinenza con i libri. Resta solo da capire che servizio utilizzare per la stampa delle magliette, ci stiamo lavorando, presto vi saremo notizie in proposito.

    • Sì, la comprerei. Una XS grazie!
      Nelle librerie COOP si possono comprare libri per bambini, l’acquirente avrà il 10% di sconto e il libro arriverà ai bambini vittime del terremoto (unito a una raccolta di libri e giocattoli usati in buono stato). E’ un’idea, il ricavato delle magliette acquisto libri con queste modalità. Non so però se siamo nei tempi, l’iniziativa dura infatti solo per tutto il mese di settembre.
      Ti segnalo un refuso Antonella MeCENEREO, c’è una R di troppo.
      Bella giuria, tremo già, non vinco sicuro.
      Per la gestione acquisto magliette metodi di pagamento non sono molto ferrata.

      • silvia

        Grazie, Sandra. Correggo subito la vista! 😉
        L’idea Coop è molto buona, temo però, come dici tu, che avremo tempi più lunghi e non riusciremo a starci dentro.
        Comunque ci stiamo lavorando.

    • Giulia Mancini

      Io la maglietta la comprerei molto volentieri e anche più di una!

      • Grazie, Giulia. Ti faremo sapere i progressi della nostra iniziativa. 😉

    • iara R.M.

      Partecipo di certo, con entusiasmo.

    • Parteciperei anch’io, senz’altro! 🙂

    • Non mi piace “approfittare” di queste tragedie, secondo me l’aiuto è un’azione che si porta in privato attraverso una donazione: che in definitiva è tutto ciò che serve a quelle persone. Ma sono io a essere fatto male, me ne rendo conto benissimo, e la vostra iniziativa è senz’altro meritevole e per due buoni motivi: diffonde l’invito alla lettura e aiuta le persone che in questo momento hanno bisogno. Quindi una maglietta la comprerò anch’io. Una S, please. 🙂

      • No, non sei fatto male (almeno a questo proposito! :P). Condivido pienamente il fatto che la “beneficienza” sia un atto privato e che andrebbe fatta nell’assoluto anonimato. Oltre tutto è terribile il sospetto che chi la fa, possa avere un secondo fine. Proprio per questo ci siamo poste la domanda se fosse il caso di farlo e l’abbiamo proposta a voi.
        Tuttavia è pur vero che nel dubbio di sbagliare, a volte non si fa nulla. E questo sì, è un peccato. Io e Nadia in questo senso abbiamo davvero voglia di dedicare le nostre energie a un progetto che ha proprio i due scopi che tu hai individuato. Se poi qualcuno fraintenderà, pazienza. Come tu ben sai, ho le spalle larghe. 😉
        Grazie della tua partecipazione. 🙂

    • nadia

      Silvia ed io abbiamo maturato l’idea strada facendo.
      Il concorso poteva anche avere solo vincitori morali…poi ci siamo dette che per propagandare il logo un oggetto era meglio…poi noi per prime l’avremmo voluta la maglietta…poi la natura si è intromessa e ci siamo sentite formiche a giocare …ecco la voglia di aiutare in qualunque modo…quindi l’idea di fare beneficenza mettendo di mezzo i libri.
      Sappiamo bene che nulla riporterà in vita le vittime e le piccole cifre non ricostruiranno, ma non possiamo restare con le mani in mano. Concordo con Salvatore, l’aiuto si porta in una silenziosa azione privata, solo che magari insieme siamo più di una goccia…
      Grazie fin d’ora a tutti coloro che sceglieranno di abbinarsi alla nostra iniziativa, e grazie ai giudici che senza guadagnarci nulla dimostrano una disponibilità davvero encomiabile.

    • Ci sono! E anche molto volentieri anche se avrei di gran lunga preferito che non si dovesse fare nulla. Ma come tutti voi, ne sono convinta.
      A presto
      Patri

    • Ragazze, scusate il ritardo, se sono ancora in tempo, vorrei partecipare anch’io alla vostra iniziativa.

      Concordo con Salvatore, ma anche con Silvia e Nadia, che appoggio, in questo caso con grande tristezza. Perché purtroppo è vero che “nulla riporterà in vita le vittime”. Ma è altrettanto vero e potente che “insieme siamo più di una goccia”.

      • nadia

        Grazie Emma, presto inseriremo il link del sito dove si potranno richiedere le magliette, anche in questo post, così tutti gli interessati resteranno informati. E’ vero siamo solo gocce, ma con il cuore rivolto a chi, meno fortunato di noi, ha davanti un inverno rigido e complicato.

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    Vivo con due figli, un marito e un gatto in una casa ai confini del bosco. 
    Dissennatamente amante della vita, scrivo per non piangere, rido perché non posso farne a meno.

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