Dieci cose che amo dell’estate (e dieci che non amo)

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    Da bambina avevo un rapporto d’amore-odio con l’estate: nei primi giorni di vacanza mi mancava terribilmente la scuola. Mi annoiavo, la scuola mi piaceva. Soprattutto per il rapporto che si era venuto a creare con i compagni, con cui avevamo creato una specie di gang di quartiere, che d’estate si disperdeva tra i (allora rari) centri estivi, i campeggi parrocchiali, i trasferimenti dai vari nonni.Tuttavia amavo i pomeriggi trascorsi nella casa di campagna dei miei nonni (quella in cui, non per niente, abito ora) e i giochi che con mio fratello maggiore facevamo nei boschi e nei prati fino ad abbruttirco

    Da adolescente toccava misurarsi con i primi amori estivi: le mie amichette collezionavano flirt con ragazzini appena più grandi di noi, mentre io, come si suol dire, non battevo chiodo.

    Da ragazza combattevo con la mia aspirazione a trasformarmi da turista da ombrellone in viaggiatrice, sebbene non fossi capace di lasciare casa mia per più di dieci giorni.

    Insomma, una tribolazione. Oggi, da donna (quasi) matura continuo ad avere un rapporto ambiguo con questa stagione, così da aspettare nove mesi che arrivi e tre che passi.

    dieci cose che amo dell’estate

    (non necessariamente in ordine di importanza)

    1. La luce che si protrae fino alla notte. Sebbene io sia un animale notturno, bramo la luce. Quando incominciano ad accorciarsi le giornate, mi sale l’angoscia.
    2. Il profumo della pelle abbronzata. Sa di sale e mare anche qui in montagna.
    3. I gelati alla stracciatella che faccio in casa per i miei bambini. Il gelato è il dolce che preferisco. Se lo preparo io, ha un gusto particolare: di famiglia.
    4. Raccogliere le verdure mature nel mio orto. Qui da noi non sempre il clima è favorevole alle coltivazioni. Un pomodoro rosso per me è una conquista.
    5. I vestiti leggeri. Qui la felpa fa parte della dotazione minima indispensabile anche d’estate. Ma non doverla mettere alzandomi la mattina è una soddisfazione.
    6. Dormire senza vestiti
    7. Mangiare all’aperto, specialmente nel mio giardino. Il pic nic nel prato come la grigliata con gli amici: all’aperto c’è più vita.
    8. Passeggiare dopo cena o al mattino presto con i miei bambini. Soprattutto nei boschi, con l’aria fresca che ti pizzica, la giaccavento nello zaino, perché qui non si sa mai.
    9. La sensazione che non è mai tardi anche se lo è. Sarà il clima di vacanza, sarà il fatto che le giornate hanno più luce, ma io d’estate entro in modalità slow.
    10. L’odore d’estate. Non lo so definire diversamente, ma io so qual è. Ed è proprio appena fuori dalla mia finestra. Adesso, qui.
    dieci cose che non amo dell’estate
    1. L’afa. Soffro di pressione bassa, il caldo umido mi stende.
    2. Quelli che mi chiedono perché non sono abbronzata. La mia pelle è bianca latte, sarà colpa mia? È evidente: sono di stirpe nobile.
    3. Il sentirsi  obbligo ad andare in vacanza. Ma se io sto bene a casa mia, devo proprio?
    4. L’ozio. Ecco  io devo comunque fare. In vacanza come, o più che, al lavoro. Ci sono da riverniciare le ante, tinteggiare i soffitti dei bagni, sistemare la legna per l’inverno. Se non lo faccio ora, quando?
    5. Le code, ovunque esse siano, dall’autostrada alle feste di paese. Se ci sono obbligata ok, ma trascorrere il tempo libero e vacanziero in coda, grazie, no.
    6. Il rally che passa sotto casa mia. Due domeniche all’anno bloccati in casa con il rumore dei motori che ti spopola il cervello e gli spettatori idioti che mi insozzano il bosco. Potrei essere violenta.
    7. Prendere il sole. Vedere al punto 2.
    8. La sabbia dentro le scarpe. Io al mare poi ci vado anche, eh. Per amore dei miei figli, più che altro. Ma quella sabbia che si infila ovunque proprio non la reggo.
    9. La calca di persone. Se ho scelto di vivere nel bosco, un motivo ci sarà, no?
    10. La sensazione che, presto o tardi, inesorabilmente l’estate finirà. Con tutte le sue (e le mie) contraddizioni.

    E voi, che cosa amate e che cosa non amate dell’estate?

    Se ti è piaciuto, condividilo!

    34 Comments

    • A proposito del punto 5. tomo secondo:
      Ricordo le code sulla Salerno-Reggio Calabria, era pre-aria condizionata, sedili in similpelle, a litigare con mio fratello sul sedile posteriore di una vecchia ford 😀

      • Non oso immaginare. La domanda è: perché mai? Sono troppo vecchia per queste cose. 😀

        • Per che c’era coda sulla SA-RC? Non è finita adesso, figurati trent’anni fa 😀
          Perchè non c’era l’aria condizionata? Non so manco se l’avessero già inventata, di sicuro non era di serie sulle vecchie ford.
          Perchè i sedili in similpelle? Mai capitol, pare fosse una sorta di tortura.
          Perchè litigassi con mio fratello? Non ricordo, probabilmente uno dei due aveva sconfinato nell’area di sedile dell’altro.
          😛

          • Silvia

            I singoli perché mi erano abbastanza chiari. Il vero Perché? era: perché mai affrontare tutto ciò anziché starsene in panciolle sul divano? 😛

    • Detesto il caldo. Pure io soffro di pressione bassa e non vedo l’ora che arrivi l’autunno, i temporali. Dell’estate salvo solo il fatto che si stira di meno: calzoni corti, camicie a mezze maniche… 🙂

      • Immagino che vivere in luoghi turistici abbia più svantaggi che vantaggi. Su tutti, appunto, il caldo e la gente. No, non ti invidio. 🙂

    • No te lo dico: ci farò un post, grazie per l’idea! Interessante leggere le tue opinioni, donna dei boschi! 😀

      • Felice che la mia idea ti sia piaciuta. Leggerò volentieri il tuo post! 😉

    • Ecco, hai elencato esattamente i venti motivi per cui odio profondamente l’estate. La mia stagione è indubbiamente l’autunno, meglio se poco piovoso. 🙂

      • Ti spedisco un po’ del mio gelato alla stracciatella. Vedrai che i motivi per odiare l’estate diventeranno solo 19. 😀 😀

      • Ciao Ferruccio e benvenuto sul mio blog. Per fortuna che qualcuno mi capisce. Mi fate sentire meno sola (e meno strana). 😉

    • Abbiamo parecchie cose in comune!
      Animale notturno anch’io, ma scrivo con la luce.
      Il profumo dell’abbronzatura per me è il profumo al cocco.
      Con le verdure dell’orto ci ho rinunciato, qui in città cresce poco, poi arriva mia madre dalla campagna e perdo inesorabilmente la competizione :/
      Vero, d’estate si risparmia tempoa vestirsi. Per contro, se le fatiche dell’inverno in palestra non han funzionato si vede subito
      Dormire senza vestiti e col clima acceso è pericoloso!! 😛
      Mangiare all’aperto è impossibile. Il giardino da giugno a ottobre è della Tigre (zanzara). Maggio forse, se non diluvia.
      Leggere all’aperto, giocando a tennis con la racchetta antizanze che sfriciccola ogni secondo. Caccia grossa, questo sì.
      Anch’io pressione sottoterra. Pastiglie di liquirizia come il Vicodin per Dr.House.
      Idem per la sabbia, che è il motivo per cui amo le piscine, meglio termali. Ma ho scoperto che verso il sud hanno stupende spiagge di ciotoli!
      …e se ti dico che mio cognato è un appassionato di Rally? Ok, te lo tengo distante!

      • Per fortuna noi poche zanzare. In compenso api (vedi il mio post di stamane su FB).
        Purtroppo le spiagge di ciotoli non sono appetibili per i bambini. Li vedo già che si prendono a pietrate! 😛

        • Sono cresciuto sulle spiagge di ciotoli (il che, visto il commento di sopra non depone molto a favore delle spiagge di ciotoli 😀 comunque siamo sopravvissuti entrambi :P)

          • Ho dimenticato di specificare: per i miei bambini. Quelli più normali ci crescono benissimo ugualmente! 😛

    • Tiziana

      Dell’estate mi piace:
      Togliere finalmente giacconi, felpe, calze, etc… e stare di più all’aria aperta. Il sole che mi riscalda dal lungo inverno.Il mare che amo e che vorrei saperlo cavalcare. (Non so nuotare e dovrei riprovare il corso di nuoto che ho mollato , dopo che l’istruttrice mi ha buttato letteralmente in piscina dove non si tocca.Stavo così bene nella corsia bassa , vicino ai bimbi).Tornando all’estate,devo sentire l’aria, stare di fuori più che posso. Mi manca l’aria troppo in casa .Anche in inverno, coi bimbi si esce, anche solo per una passeggiata. Finestre perennemente aperte (un cicinin di claustrofobia, presumo).
      Non amo la spiaggia caotica, mi piace il suono delle cicale che m’accompagnano mentre sta aperta la solita finestra.
      Inoltre detesto le file assurde dei vacanzieri. Io mi muovo quando non c’è il caos del bollino rosso e soprattutto se mi va.Non sono obbligata ad andare in vacanza ad agosto .
      Odio il mal odore estivo di chi non si lava accuratamente. Ora lo so che non siamo freschissimi ed in ordine sempre quando fa decisamente caldo, ma l’odore di “sporco”da giorni è diverso da il sudare al momento.

      • Ciao Tiziana e benvenuta sul mio blog.
        Anch’io non so nuotare e ogni anno mi riprometto di imparare, ma poi sono sempre più le scuse per non farlo che la voglia! Se mi buttassero in piscina, potrei compiere un omicidio. Non solo per lo shock, ma perché la ritengo la cosa più stupida che possa fare un istruttore. 😛
        Che bello il frinire delle cicale. Un sottofondo musicale che concilia il sonno, la lettura, la scrittura… E’ la vera colonna sonora dell’estate che piace a me. 🙂

    • Tiziana

      Grazie a te e alla tua ospitalità.
      Mi dimenticavo altre cose.
      Mi piace la “pennicchella estiva”dopo pranzo ,la pelle appena più abbronzata (sono chiarissima) e le verdure di questa stagione per pastasciutte salutari.
      Non mi piacciono le mosche che si posano sul naso, i pizzichi di zanzare , l’abbronzatura eccessiva e i calzini messi coi sandali.

      • Hai ragione! Anch’io ho dimenticato le zanzare!
        I calzini con i sandali non si possono proprio vedere!! 🙂

    • nadia

      Bella l’estate eh Silvia?
      Io sono autunnale, come te una da boschi, amo andare a funghi, raccogliere castagne, fare risotti e marmellate. L’estate è il mio dramma.
      Punto uno ho meno tempo con i bimbi a casa da scuola e tutto mi si ammucchia. Punto due detesto il caldo e sudare anche da ferma. In più non so nuotare….cosa ci fa una come me al mare? Si annoia, ma i bimbi ovviamente al contrario lo amano e mi tocca.
      Poi la pressione, ops sotto i piedi e devo mangiar liquirizia, o rimandare tutto alle ore refrigerate se mai arrivano.
      Dell’estate amo il fresco della sera in montagna, il sole che scalda e fa sbocciare i fiori, le farfalle che riempiono l’aria…i colori brillanti, gli odori così persistenti. Ma dieci motivi non li trovo davvero. Nè di odio, nè d’amore.
      Per me l’estate è zanzare, ressa di gente, turisti ovunque, prezzi folli, vacanze a tutti i costi, pelle arrossata, notti insonni per il caldo, mal di gola per l’aria condizionata, divertirsi per forza altrimenti che estate è…
      Povera estate investita di troppe aspettative, tanto amata dai bimbi perché assenti da scuola, ma odiata dai genitori per i compiti delle vacanze in agguato.
      Anche se la pelle colorata di abbronzatura mi piace moltissimo e diventando io tinta terra non devo truccarmi per nascondere il pallore solito, in più i miei capelli argento risaltano tanto e per qualche mese mi sento indifferente all’estetica, vedendo quanti difetti di tutti siano messi in mostra… e penso la compagnia è grande!Quindi in parte evviva l’estate.

      • Come già rispondevo a Marco, credo che vivere tutto l’anno in un posto di villeggiatura sia davvero pesante. Non vi invidio davvero.
        Hai ragione, forse il problema è che investiamo l’estate di troppe aspettative: speriamo che faccia bello ma non troppo caldo, vogliamo le vacanze ma poi non sappiamo godercele… Insomma le altre stagioni sono meno complicate.

    • Che bello questo meme! Quasi quasi lo faccio anch’io! 🙂
      Mi trovi d’accordo su un sacco di cose, tra cui i profumi, i tramonti infiniti che rendono le giornate così lunghe, la pressione bassa. Probabilmente è l’unica cosa che odio. 😉

      • Grazie, Monica. Allora ti leggeremo sicuramente! 🙂

    • La cosa che mi piace più dell’estate? A costo di far inarcare il sopracciglio a qualcuno ben più di Ancelotti (questa è una finezza calcistica, mi scuso con chi non potrà coglierne il senso ma non è necessaria…) direi: i temporali!
      O meglio: mi piace vedere il cielo quando diventa scuro in un angolo, di un blu intenso minaccioso. Non so come mai. Mi crea quel senso di attesa del tipo “e ora vediamo che succede”. Quella curiosità di vivere un poi immediato.
      E poi mi piacciono molto i cieli carichi di nuvole bianche, belle spumeggianti, maestose e altissime, immobili ma in perenne movimento. Spesso mi fermo a fotografarle…

      La cosa che invece mi piace meno è il senso del dopo, del poi, della pausa obbligata. Arrivi a metà luglio e cominciano ad esserci un sacco di cose (faccende, circostanze, incombenze, ecc…) che si comincia a liquidare con la classica frase “Magari vediamo dopo le ferie”, “Magari dopo agosto vediamo”… E’ come se tutto il mondo si fermasse perché sente il bisogno ancestrale della pausa agostana, come se ci fosse un retaggio diffuso, direi atavico, di non so che cosa. Caldo = pausa oziosa. E quindi, pur avendo voglia di fare un sacco di cose (perché si ha più tempo libero, le giornate sono più lunghe, ecc…) spesso mi scontro con questa pausa altrui forzata. E perdo due mesi così, nell’attesa… per poi ritrovarmi a settembre con un sacco di cose accumulate.

      • I temporali hanno un gran fascino. La natura che si impone e che dimostra all’uomo quanto sia piccolo di fronte all’universo.
        I temporali estivi, se brevi e se attenuano la calura estiva, piacciono anche a me.

        La pausa agostana è in effetti un assurdo: quasi dovesse fermarsi tutto il nostro Paese per un intero mese. Per fortuna, almeno qui da me, i negozi hanno perso l’abitudine delle ferie in massa, ma molti altri servizi chiudono e si rimanda inevitabilmente a settembre.

      • Tiziana

        È vero quella sensazione di stand-by estivo che aleggia nella maggior parte,ma che in me non avviene. Non posso permettermi di fermarmi e ,come dici,ti fa rallentare o bloccare quello che hai progettato.
        Poi per quanto riguarda il sopracciglio alla “Ancelotti “,confesso che l’ho provato. L’afa di questi giorni e tu che aspetti il temporale … quasi come a far scivolare l’estate verso la fine (credo,perché di solito ,quando i temporali estivi sono più frequenti, l’estate è agli sgoccioli).
        Ho pensato a questo, però sinceramente non so. Analizzo troppo

        • Eh, lo so, me lo dicono in tanti. Eppure il cielo minaccioso del temporale in arrivo mi piace da matti. Chiaro, poi se viene giù un diluvio da far danni non mi piace affatto. Ma è proprio quel senso di “attesa”, di curiosità del veder che succede… Ora che ci penso (ma non è affatto estiva) anche la nebbia mi produce un effetto molto simile: alone di mistero, tratti visibili quel tanto (o poco) che basta per far intuire che c’è qualcosa di nascosto ma non si sa bene cosa…

          • Tiziana

            Ti analizzano in tanti???Succede.
            La nebbia non mi piace.Tante volte ho rischiato in auto di notte e ho dei brutti ricordi.Non mi va d’immaginare ,preferisco vederci bene,mentre guido. ☺

    • […] io dell’estate amo cose diverse rispetto a queste. E, come ho già detto in un altro post, la cosa che più detesto dell’estate è l’idea che prima o poi anche questa estate […]

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    Vivo con due figli, un marito e un gatto in una casa ai confini del bosco. 
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