Dieci buoni propositi per un 2016 da aspirante scrittrice

Indice dei Contenuti

    Il mio 2016 si aprirà con due novità lavorative per me veramente importanti:

    1. La pubblicazione del mio romanzo “Come se fossimo già madri” da parte di Bookabook, che si è trasformata in casa editrice e ha scelto di inserire il mio romanzo nel suo catalogo senze spese a mio carico (attualmente siamo in fase di editing);
    2. L’apertura da parta mia della partita IVA e la trasformazione del mio lavoro di copywriter per il web degli ultimi anni in un “lavoro vero”, al grido di “basta con i voucher!”.

    Per cui il mio futuro parte già oggi di slancio e mi induce a organizzare al meglio il mio tempo e le mie attività nella speranza che io riesca a sfatare il mito che vuole che di scrittura non si possa vivere. Perché è vero che la mia attività principale è orientata al mondo del web, ma sempre di scrittura si tratta, sebbene con regole proprie e diverse da quelle della narrativa classica.

    Ecco i miei 10 propositi:

    1. Leggere di più e leggere meglio

    Nel 2014 ho letto poco. Nel 2015 ho letto a tratti molto, a tratti poco. Probabilmente sono state le due annate , da che sono in grado di leggere da sola, in cui ho letto di meno per molti motivi che non starò qui ad indagare, sebbene io sia consapevole che la scarsità di tempo che ha caratterizzato questi periodi non sia una scusa sufficiente.

    2. Rileggere i classici

    Da smemorata quale sono, i classici, letti per lo più in età giovanile, mi sono lentamente diventati estranei. Ricordo poco dei Promessi Sposi, qualche punto fondamentale dei Malavoglia, quasi nulla di Madama Bovary e di Delitto e Castigo.

    Poiché li ritengo la base per chi ha l’ambizione di scrivere come mestiere penso che sia doveroso dedicargli una lettura supplementare. Neanche da dirsi, repetita iuvant.

    3. Investire più soldi in libri

    Che io non sia una spendacciona lo sanno anche le pietre. Che in questi anni io abbia investito molti più soldi in ebook che in cartacei è un dato di fatto. L’ebook, come già ho teorizzato in un post di qualche mese fa, è più immediato e più economico. Ma per me, nata nell’epoca del sottolineo a mano, è faticoso leggere un’opera in digitale, soprattutto se ho bisogno di utilizzarla come oggetto di studio.

    Quindi, non me ne vogliano gli amanti degli ebook, per il mio 2016 meno ebook e più cartacei.

    (E per soddisfare i punti 2 e 3 nei giorni scorsi ho acquistato in cartaceo:

    • I promessi sposi, onde sostituire la copia scolastica che ho a casa;
    • La Signora Dalloway in Bond Street di Virginia Wolf, mai letto;
    • La linea d’ombra di Joseph Conrad, mai letto;
    • Il cappotto e il naso di Gogol, mai letto;)
    4. Andare a dormire presto e alzarmi altrettanto presto

    In un post di alcuni giorni fa ho teorizzato l’importanza della scrittura notturna, soprattutto quella mattutina. Non sarà facile impormi di alzarmi dal letto quando tutto tace, il calduccio delle coperte invita a starsene ancora buoni e fermi, il sole non è ancora sorto. Ma è pur vero che sono una creatura mattiniera. Andare a dormire presto sarà il primo passo per potermi svegliare all’alba lucida, energica e piena di voglia di scrivere.

    5. Catalogare i libri che leggo

    Qualche tempo fa venni a conoscenza dell’esistenza di un prodotto della Moleskine chiamato Journal Book. Si tratta di una specie di rubrica organizzata in modo tale da poter registrare i libri letti.

    Decisamente interessante, se non che venti euro stanno meglio nelle mie tasche che in quelle del sig. Moleskine (ammesso che esista un sig. Moleskine o chi per esso).

    Così ho preso semplicemente un quaderno a righe con una copertina di quelle che ispirano la creatività e l’ho trasformata per l’uopo.

    Il primo libro inserito è I miei genitori non hanno figli di Marco Marsullo, che è il primo libro che ho letto tra quelli regalatomi a Natale. Visto che mi è piaciuto, ci sta bene all’inizio della mia rubrica e intendo continuare con quelli che leggerò (molti, come detto al punto 1) in questo 2016.

    6. Ottimizzare i tempi

    Da persona (purtroppo) ansiosa, tendo a misurare tutto, ad incanalare i miei progetti in tempistiche ben precise, ad organizzare e prevedere imprevisti imprevedibili. Tuttavia, nonostante il mio inesorabile e maniacale senso del controllo, tendo a perdermi. Arrivo sulle cose all’ultimo momento, mi sbilancio su quello che poi cattura la mia attenzione, a volte perdendo il senso del tempo.

    Dall’essere ossessivamente in anticipo sono scivolata all’essere tendenzialmente in ritardo, perché mi sembra sempre di poter utilizzare ancora quel po’ di tempo che non ho già più per fare quel qualcosa che ho in mente.

    Meno carne al fuoco e più legna da ardere, mi verrebbe da dire.

    7. Imparare a “vendermi” meglio

    Che io non sia commerciale è abbastanza risaputo da tutti coloro che mi conoscono almeno un po’. Non mi propongo, non parlo della mia attività tanto che sovente le persone si stupiscono quando scoprono che scrivo.

    Questa mia mancata attitudine, figlia per lo più di una evidente scarsa autostima, mi ha sempre tarpato le ali fin dai tempi del Liceo.

    Ma ora che questa mia passione sta diventando un lavoro, non mi posso più nascondere dietro il dito della timidezza o della paura di sbagliare.

    Il mio romanzo non è ancora stato pubblicato e ho già due inviti per presentarlo. Vediamo di sfruttare queste occasioni?

    8. Guardare più film

    Uno dei regali di Natale che più ho gradito è stato l’abbonamento annuale a Mymovies,it. Sono da sempre un’amante del cinema d’autore anche se, come per la narrativa, ho parecchie lacune dei classici.

    Se uno dei miei propositi è quello di andare a dormire presto la sera, ben si collega a quello di dedicare almeno 2/3 sere alla settimana a guardare qualche bel film, evitando sprecare tempo su Facebook o Twitter.

    Programma:

    Ore 21. mettere a nanna i bimbi

    Ore 21, 15 scegliere un film su mymovies e guardarlo

    Ore 23 spegnere la luce e dormire subito

    Ore 5 scrivere

    ore 7 inizio della giornata ufficiale

    9. Imparare bene l’inglese

    Da un paio di mesi ho iniziato a studiare l’inglese. Lavorando sul web non si può prescindere da una corretta comprensione dei testi in inglese. In questo 2016 voglio portare a compimento questo proposito.

    Ho bisogno di leggere correttamente in inglese e di saper scrivere almeno in modo elementare ma altrettanto corretto. La comprensione orale mi interessa in misura minore, non è nei miei programmi relativamente futuri quello di trasferirmi all’estero o di avere un’attività che mi richieda il dialogo. Poi, chi lo sa, magari se ne parlerà nel 2017…

    10. Fare sport

    E che c’entra fare sport con lo scrivere? Senza tirare il ballo il solito mens sana in corpore sano, è pur vero che questa mia attività sta diventando sempre più sedentaria e mentale.

    Ho bisogno di uno svago sano e distensivo e, poiché non sono tipa da palestra, penso che mi rivolgerò al nuoto almeno per tre motivi.

    1. Non so nuotare e imparare a 42 anni mi sembra una bella sfida;
    2. L’acqua mi rilassa;
    3. L’ambiente della piscina mi interessa da un punto di vista narrativo.

    E voi, quali propositi avete per il vostro 2016 letterario?

    Se ti è piaciuto, condividilo!

    6 Comments

    • Alcuni dei propositi li ho già fatti miei. Nel 2016 o mi “venderò meglio”, oppure dovrò decidermi a mollare tutto. No, non intendo dire che non scriverò più, ma che lo farò solo per me, e basta.
      Ah, Conrad è meraviglioso. Io l’ho scoperto da poco, anzi, solo quest’anno. Ma “Al limite estremo” o “La follia di Almayer” (oltre ai “soliti” come “Cuore di Tenebra”, “Lord Jim” e “Cuore di tenebra”), sono memorabili. E poi è lui l’autore della celebre battuta: “Come faccio a spiegare a mia moglie che, quando guardo fuori dalla finestra, sto lavorando?”.

      • Ciao Marco e benvenuto sul mio blog. “Vendermi meglio” credo che sarà il mio scoglio più grosso. E’ qualcosa che si impara o che devi avere dentro di te? Non lo so, cercherò di capire anche questo strada facendo. Grazie per i consigli su Conrad, ne farò tesoro. Buon Anno, Marco e in bocca al lupo per tutti i tuoi propositi. 😉

    • Daniele

      Complimenti per le 2 novità lavorative 🙂
      20 per il moleskine mi sembrano davvero eccessivi… tanto più che puoi risolvere con un semplice file di Word.
      In che senso vuoi catalogarli?
      Io vorrei alzarmi ancora prima delle 6,30. L’ideale sarebbe le 5.
      Condivido i propositi numeri 1, 3, 4, 6, 7, 9, 10.
      I classici li sto leggendo di continuo per mettermi in pari con la gioventù bruciata senza libri 🙂
      Ho fatto nuoto da bambino e ora l’acqua non mi piace proprio. Il mio sport sarà una corsa campestre e pesi ed esercizi da fare in casa.

      • Per catalogarli intendo fare una scheda riassuntiva, in cui, oltre a una breve sinossi, segnarmi le cose che mi hanno colpita maggiormente e che mi hanno insegnato qualcosa, soprattutto da un punto di vista tecnico. Magari anche riportando alcuni passi. Purtroppo ho pochissima memoria, spesso dimentico ciò che ho letto e, pur ricordando concetti o l’essenza di un brano, non ricordo a quale opera appartiene. Forse con questo metodo potrei aiutare la mia memoria, o almeno avere uno strumento per recuperare le informazioni perse.
        La corsa campestre è troppo per me, al limite passeggiate nel bosco, visto che ci vivo all’interno!! 🙂

        • Daniele

          Anche io tendo a dimenticare ciò che ho letto, se non mi ha colpito molto.
          Sto comunque segnando su un file le frasi che mi piacciono e che userò come citazioni.
          Beata te che vivi in un bosco, è il mio sogno da anni 😀

          • Il problema è che io dimentico anche quello che mi ha colpita! 😛
            Abito lontano dalla città da oltre 15 anni, non tornerei indietro per nulla al mondo, però, a volte, che fatica!! 😀

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    Vivo con due figli, un marito e un gatto in una casa ai confini del bosco. 
    Dissennatamente amante della vita, scrivo per non piangere, rido perché non posso farne a meno.

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