Crowdfunding 10 / È utile avere un blog?

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    Se io oggi dovessi decidere di fare una nuova campagna di crowdfunding, molto probabilmente comincerei a prepararla con parecchio anticipo. A mio giudizio l’ideale sarebbe dedicarci almeno un anno. Come ho già detto in altri post, una campagna di crowdfunding ha necessità di una preparazione abbastanza lunga.

    È chiaro che tutti vorrebbero chiudere la campagna nel più breve tempo possibile: se ci vengono dati 180 giorni di tempo, vorremmo portarla a termine in trenta o in venti o addirittura, perché no?, in dieci. Prima di tutto perché ci sembrerebbe così di avere un enorme successo e poi perché, come ormai è tipico della nostra società, vogliamo tutto subito. In questi due anni ho visto campagne iniziare e finire in un tempo brevissimo ma mi pare di poter dire che ciò può avvenire solo se dietro c’è un lavoro costruito nel tempo, per quanto non sempre finalizzato alla campagna stessa.

    È inevitabile che una campagna che ha successo abbia alla base un terreno fertile su cui si è poi consolidata.

    Per quanto il centro di una campagna risieda nella bontà del progetto e del prodotto da finanziare, è altrettanto vero che per conquistare i propri sostenitori sia necessaria una buona comunicazione.

    A tal fine diventano dispensabili tre elementi:

    • Comunicare nel modo adatto il proprio progetto ai possibili sostenitori affinché venga capito;
    • Far sentire i propri possibili sostenitori come parte integrante del progetto:
    • Coinvolgere i propri possibili sostenitori affinché a loro volta diventino promotori del progetto.

    Perché tutto ciò sia possibile, è necessario prima di tutto instaurare un rapporto di fiducia con la rete di contatti su cui lavoreremo fin dal principio.

    Come dicevo sopra, molto probabilmente le campagne che hanno un successo immediato possono già contare su un rapporto di fiducia con la propria rete per svariati motivi: penso, per esempio, alle persone che svolgono un’attività lavorativa significativa e/o simbolica che li mette in contatto con numerose altre, oppure persone che adempiono a una funzione sociale di importanza, o, ancora, semplicemente, persone particolarmente carismatiche che sono in grado di raccogliere facilmente consensi attorno a sé.

    Un sistema che potrebbe essere utile per creare a priori un pubblico potenzialmente sensibile a ogni nostra proposta è proprio quello di gestire un blog.

    Quali caratteristiche deve avere un blog utile a una campagna di crowdfunding?

    1. Contenuti di qualità

    A mio parere, qualsiasi blog, qualunque sia la sua finalità, deve basarsi su contenuti di qualità. Di conseguenza, se non avete nulla da scrivere né siete interessati ad alcun argomento, non fatelo.

    Ma se invece pensate di poter fornire contenuti originali, interessanti e che vi rappresentino, potreste essere nella direzione giusta.

    2. Personalizzazione in linea con la vostra brand identity

    Non parlo solo di estetica, ma soprattutto di contenuti.

    Perché il vostro blog sia utile nel caso di una campagna di crowdfunding, è necessario che sia espressione di voi stessi, affinché chi lo frequenta e ne diventa un follower si senta prima di tutto vicino a voi come persone.

    Cercate di fare in modo che attraverso i vostri contenuti traspaia la vostra personalità e che il vostro pubblico si senta accolto. Fiducia è la parola d’ordine.

    3. Target selezionato sulle vostre esigenze

    Ponetevi una domanda: a chi vi state rivolgendo?

    Stabilito che cosa volete comunicare e come può rappresentarvi, è importante chiedersi a chi lo state raccontando.

    Ricordate che non siete voi a dover andare in cerca di lettori, ma viceversa saranno le persone con domande o con esigenze a trovare le risposte che gli state fornendo. Quindi la vostra abilità consisterà nell’attrarre le persone giuste: prima per il vostro blog, quindi per la vostra campagna.

    E se fosse troppo tardi?

    È possibile che la vostra decisione di aprire un blog in funzione della nostra campagna di crowdfunding arrivi troppo tardi.

    Calcolate che dal momento in cui prenderete la decisione di gestire un blog a quando effettivamente pubblicherete il primo post passerà un po’ di tempo. Quindici giorni, un mese, due mesi? Questo non ve lo so dire, perché molto dipenderà da voi e dal tempo che avrete da dedicare a questo progetto, ma certamente nemmeno questa decisione potrà essere improvvisata. Richiederà approfondimenti e un piano editoriale ben organizzato, ma di questo ne parleremo in un’altra occasione.

    Inoltre ci vorranno alcuni mesi e tanta pazienza prima che riusciate ad avere un numero di follower significativo da poter convertire in sostenitori per la vostra campagna.

    Questo ancora una volta dimostra che se non partite in anticipo di qualche mese (o meglio un annetto) rispetto all’inizio della vostra campagna, potrebbe essere troppo tardi.

    Ma se l’idea vi piace, potete farlo ugualmente.

    La campagna di crowdfunding non è il punto d’arrivo del vostro progetto, bensì quello di partenza. Una volta conclusa con successo inizierà la promozione vera. E allora lì sì che il vostro blog, se ben gestito, potrebbe fare la differenza.

     

    Se ti è piaciuto, condividilo!

    4 Comments

    • Giulia Mancini

      Concordo il blog deve essere l’espressione di chi lo gestisce, quindi del blogger. In ogni caso un blog cresce molto lentamente, però è anche un percorso di crescita continuo con il giusto impegno.

    • Tre mesi per portarlo online, non solo per questioni tecniche, ma perchè decidere contenuti e categorie richiede anche delle valutazioni personali che non si risolvono in 5 minuti. Da sei mesi ad un anno per avere dei numeri, ma questa variabile dipende molto dal tipo di blog, dal tempo quotidiano a disposizione del blogger e da quanto sa muoversi nei social. In ordine di una campagna di crowdfunding il blog quindi dovrebbe essere aperto in concomitanza dell’apertura della campagna (se non possibile prima) e l’utente dovrebbe trovarci almeno i riferimenti della campagna, meglio se c’è anche altro.

    • Imma

      Ciao a tutti, innanzitutto volevo dire a Silvia che il blog è molto interessante, grazie per le info che dai e
      Volevo chiedere a proposito di aprire un proprio blog, tecnicamente da dove si inizia? Cercando info su Google, si trova di tutto e da inesperta non mi è facile capire come fare.
      Ringrazio chiunque voglia dedicare 2 min per rispondere alla mia domanda.
      Buona giornata

      • Buongiorno, Imma, e benvenuta sul mio blog.
        Grazie per i complimenti.
        Per quanto riguarda i blog e come si aprono, penso che la cosa fondamentale sia partire da una idea che poi va sviluppata con un progetto.
        Bisogna chiedersi che cosa si vuole scrivere ma, soprattutto, per chi lo si vuole scrivere. Credo che sia fondamentale partire dal punto di vista del lettore e chiedersi che cosa vorrebbe leggere.
        Per me è stato fondamentale il libro di Daniele Imperi, Adesso blog! Le 22 (immutabili) leggi del blogging. Te lo consiglio caldamente.

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    Silvia Algerino

    Vivo con due figli, un marito e un gatto in una casa ai confini del bosco. 
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