Blog tour “Come un dio immortale” – Curiosità sul romanzo

Indice dei Contenuti

    Ecco che arriva anche sul mio blog una tappa del blog tour di Maria Teresa Steri con il suo “Come un dio immortale”.

    Chi già segue il blog tour saprà che si tratta di un percorso iniziato oltre un mese fa e che ha attraversato molti blog svelando ogni volta un pezzetto nascosto. Se, come mi piace dire, ogni libro è un ponte, niente di meglio di un blog tour come questo per rendere ancora più salde le fondamenta che lo sorreggono, dando forza al legame tra lettore e autore.

    Il tema di questa tappa riguarda le curiosità sul romanzo. Mi affascina molto sapere quello che accade nella vita e nella testa di un autore mentre sta scrivendo il suo romanzo e sono contenta che Maria Teresa sia venuta a raccontarle proprio qui da me. Quindi mi taccio e le lascio la parola. 

    Questa tappa del blog tour raccoglie alcuni “dietro le quinte” sulla realizzazione del romanzo.

    La disperata ricerca del titolo

    La prima curiosità che voglio svelarvi riguarda il titolo di questo romanzo, che ha avuto un percorso molto travagliato. Quando è nato, infatti, lo avevo battezzato “Il quarto villaggio”, nome che faceva riferimento al gruppo di persone che si nascondeva tra le colline per un progetto spirituale. Con il tempo e le varie riscritture, il titolo è cambiato in “Gocce d’Infinito”. Tuttavia, ancora non ero contenta, mi sembrava inadatto e un po’ troppo smielato per il genere thriller esoterico.
    Per l’ultima versione, quella definitiva, dunque, avevo in mente qualcosa di diverso. Purtroppo però non riuscivo a decidermi, così ho chiesto aiuto ai lettori del mio blog con un sondaggio. I vari pareri mi hanno dato modo di orientarmi verso il titolo che rispecchiava di più la storia e che ho scoperto anche piacermi di più.
    “Come un dio immortale” in verità è una frase che mi era stata fin dall’inizio sotto gli occhi, perché è parte di uno scritto di Empledocle che avevo scelto come citazione iniziale. Eppure, non avevo mai pensato di usarla come titolo.
    Questa la citazione:
    “Quando, affrancato dal corpo, nel libero etere ascendi,
    sei come un dio immortale, per sempre sfuggito alla morte”.

    Da una prospettiva all’altra

    Legato alle varie riscritture della storia è anche il cambiamento del punto di vista con cui ho deciso di raccontare le vicende di questo romanzo. Nella prima stesura, infatti, la narrazione era corale, con capitoli e scene che mostravano la storia da varie prospettive. Tutte le voci erano accomunate dal bisogno di una vita diversa, da una sete dell’anima particolarmente pressante.
    In quella che poi sarebbe diventata la versione definitiva, invece, ho deciso di dare maggior rilievo a uno dei personaggi, Flavio, che secondo me meglio incarna l’esigenza interiore di trovare un senso più alto all’esistenza.

    Finale riscritto in toto

    Un altro importante cambiamento ha riguardato il finale della storia. Senza voler fare qui spoiler, la fine che avevo scelto inizialmente era molto più fantasy di quella attuale e per certi versi anche poco conclusiva. Alcuni beta reader mi hanno fatto notare che in questo modo avrei lasciato troppi elementi in sospeso e che il taglio fantastico non si adattava alla storia. Riflettendoci mi sono resa conto che avevano ragione. In effetti non ho mai pensato a questo romanzo come a un fantasy. E così ho optato per il finale attuale, forse meno eclatante, ma di certo più in linea con la storia.

    La mia personale colonna sonora

    Molte sono state le musiche che hanno accompagnato la stesura di “Come un dio immortale”, ma in particolare gli ultimi capitoli sono stati accompagnati dalle melodie create da Adrian von Ziegler, un compositore dei nostri giorni scoperto proprio in quel periodo. Le sue musiche mi sono sembrate un perfetto sottofondo per scrivere, soprattutto quelle di genere celtico e dark music.

    Ve ne faccio ascoltare una in particolare:

    Adrian von Ziegler – Angel Tears

    Una libreria a metà tra realtà e fantasia

    La libreria specializzata in religioni ed esoterismo “Luna di cristallo” che compare nella storia è ispirata a una piccola bottega che esisteva qualche anno fa a Roma, con le stesse caratteristiche e molto simile anche all’interno, con scaffali altissimi e volumi accatastatati in ogni angolo. Un vero paradiso per gli amanti del genere spirituale. Da tempo, il negozio si è spostato in un locale più grande e ha perduto un po’ il fascino da vecchia bottega, ma resta uno dei punti di riferimento per chi cerca titoli esoterici o religiosi.

    Fonte: Pexels

    La trama del romanzo

    Aggredito in un parco cittadino, Flavio si risveglia nella baracca di una giovane senzatetto, Lyra. Dopo essersi presa cura di lui per tre giorni, la donna lo manda via in modo brusco.
    Tornato a casa, per Flavio nulla è più come prima. Il rapporto con la fidanzata va a rotoli, mentre crescono la passione e l’ossessione per la misteriosa Lyra. Indagando, Flavio apprende che a sei anni è scomparsa da casa senza lasciare tracce. Il suo caso però non è l’unico in città. Negli ultimi vent’anni, altre sei persone sono sparite nel nulla, e tutte erano collegate a un noto scrittore dell’occulto.
    Convinto che Lyra sia scappata da una setta, Flavio è deciso a liberarla dal suo oscuro passato. Ma quando scopre che dietro la sua storia si cela una verità del tutto diversa, comincia a capire di essere anche lui una pedina di un gioco più grande, iniziato cinquant’anni prima. Un gioco che si fa sempre più pericoloso e che lo costringerà a mettere in dubbio tutto ciò che sa della sua vita e della realtà che lo circonda.

    Maria Teresa Steri

    Maria Teresa Steri è nata nel 1969 e cresciuta a Gaeta. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia si è trasferita a Roma, dove vive attualmente con il marito. Ha collaborato come giornalista pubblicista nella redazione di quotidiani e riviste per la scrittura di articoli, la revisione di testi e l’impaginazione.
    Cura il blog Anima di carta dedicato a chi ama scrivere e leggere. Si interessa di scrittura creativa e antroposofia. È un’appassionata di Alfred Hitchcock. I suoi autori di narrativa preferiti sono Ruth Rendell e Boileau-Narcejac.
    Ha pubblicato nel 2009 il suo primo romanzo “I Custodi del Destino”, un thriller basato sull’idea della reincarnazione. Nel 2015 è uscito “Bagliori nel buio”, un noir con elementi sovrannaturali. “Come un dio immortale” è il suo terzo romanzo.

    Tappe precedenti:

    – 10 aprile Myrtilla’s house di Patricia Moll – Presentazione del romanzo
    – 15 aprile Liberamente Giulia di Giulia Mancini – I personaggi del romanzo
    – 20 aprile Mite Ink di Renato Mite – Dialogo sul romanzo
    – 24 aprile Storie e fantasia di Gabriele Pavan – Intervista
    – 27 aprile Drama Queen di Elisa Elena Carollo – Lettura del capitolo 3
    – 3 maggio Marco Freccero – I luoghi del romanzo: la città anonima
    – 9 maggio Svolazzi e Scritture di Nadia Banaudi – I luoghi del romanzo: Valdiluna 
    – 15 maggio Io, la letteratura e Chaplin – Lyra 

    Disponibile su Amazon in versione cartacea o ebook:

    GRATIS con Kindle Unlimited

    I primi capitoli sono liberamente scaricabili da qui:
    http://bit.ly/2yEF0Z9

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    25 Comments

    • Ma ne scopro sempre una nuova, a ogni puntata del tour. Non immaginavo tutti quei titoli e nemmeno che avessi riscritto il punto di vista della narrazione e il finale. Posso solo immaginare il gran lavoro!

      • Avevo partecipato al sondaggio sul titolo del libro quindi, in parte, questa curiosità mi era nota. Bello che anche in quel caso ci sia stata la partecipazione dei fan e degli amici di Maria Teresa. Un’ottima mossa anche nella creazione della sua identità autoriale.

      • Mi fa molto piacere che escano fuori cosa nuove, almeno non vi annoio con gli stessi argomenti 😉
        Eh sì, questo romanzo ha avuto un parto complicato, spero che non ce ne siano altri così! Di buono resta che mi ha insegnato tanto e di questo sono contenta. E’ stata comunque un’esperienza molto formativa, sotto tanti aspetti.

        Colgo l’occasione per ringraziare ancora Silvia per la sua ospitalità e le belle parole con cui ha introdotto il post!

        • È sempre bello, cara Maria Teresa, fare squadra tra blogger. Mi ha fatto molto piacere ospitarti. 🙂

    • Giulia Mancini

      Trovare il titolo giusto è sempre un percorso difficile, gocce di infinito non era adatto anche se aveva una bella assonanza. Come un Dio immortale invece è azzeccatissimo. E alla fine ce l’avevi già, era nella tua bellissima citazione! Trovo anche che focalizzare il punto di vista di Flavio sia stata una scelta felice.
      È la seconda volta che provo a lasciare un commento, forse ho sbagliato qualcosa nel compilare il modulo…

      • Sai che hai ragione? Adesso pare anche a me che “Come un dio immortale” sia il titolo più azzeccato. Anche se allora avevo votato un’altra opzione (però non ricordo quale! 😛 ).

      • Grazie Giulia! Ero affezionata a quel primo titolo, pensa che la cartella sul mio pc in cui ho tutto il materiale del romanzo si chiama ancora “gocce d’infinito”! Però devo dare atto a chi mi ha suggerito di cambiarlo, che non era per nulla adeguato…

    • Interessanti queste chicche! 🙂
      Anch’io ascolto Adrian Von Ziegler. YouTube pullula di compositori bravi e poco conosciuti.
      Credo che tu abbia fatto la scelta giusta per quanto riguarda il finale, anche se non ho letto la versione precedente. Quella attuale mi sembra molto coerente con il tono della storia, che tratta di una realtà oltre il visibile, ma non per questo inscivibile nel fantasy. Grazie, a te e a Silvia. 🙂

    • Ciao Silvia, con questo bel post onori il blog tour di Maria Teresa Steri! In effetti quando ci si appassiona a una storia come questa, sorgono tante curiosità durante la lettura. La bottega dei libri esoterici era una di quegli elementi dell’ambientazione su cui avrei voluto sapere di più. Grazie a Maria Teresa per aver soddisfatto la mia curiosità. ^_^

      • Ciao Rosalia. Ho scelto tra le proposte di Maria Teresa il post sulle curiosità perché trovo sempre molto piacevole scoprire che cosa c’è dietro la stesura di un romanzo, sia dal punto di vista “tecnico” sia da quello più legato al vissuto dell’autore.

      • Mi fa piacere, Rosalia, grazie! In effetti quella libreria ce l’ho nel cuore da anni, però non sapevo bene come inquadrarla nella storia. Poi un giorno ho avuto una specie di ispirazione 🙂

    • La canzone potrebbe andare benissimo per qualche scena tra Lyra e Flavio al parco… (e non dico di più).
      Sono a pagina 255 di 546 (come calcoli le pagine il Kobo ancora non l’ho capito!!) Non sto leggendo altro per non arrivare tardi con la mia parte nel blog tour! Ma ho appena disfatto una valigia che pare debba riempirla un’altra volta… Quest’anno sono un navigatore davvero molto in viaggio! 😀

      • Più in viaggio di te, cara Barbara, non c’è proprio nessuno. Tanto per stare sulle curiosità: quando hai scelto il nome del tuo blog ha pesato il fatto che tu viaggi parecchio?

      • Spero di cuore di non averti messo ansia per finire, Barbara! Se è così, rallenta perché non abbiamo nessuna fretta. Non vorrei soprattutto che la lettura del romanzo diventasse un dovere, ok? I viaggi in ogni caso sono sempre una bella occasione, anche se portano via tempo ed energie ^_^

    • Il finale di una storia è sempre un punto cruciale per ogni scrittore e bisogna dare merito a Maria Teresa che, riscrivendo, ha scritto un finale, secondo me, molto in linea con tutta la storia.

      • Ciao Renato. Sai che pensavo proprio che la scelta di riscrivere un finale è molto coraggiosa? Io, poi, che ho un serio problema con i finali, apprezzo ancora di più la forza di Maria Teresa di rimettersi all’opera.

      • Grazie Renato. Direi che sono stati veramente fondamentali i suggerimenti dati dai beta reader. A un certo punto ero bloccata e se non avessi fatto una chiacchierata sulla storia con uno di loro penso che non ce l’avrei mai fatta a terminare il libro!

        • Hai ragione. Avere dei buoni beta-reader è una cosa molto importante. Ti aiutano a fare brainstorming e a vedere i limiti che magari non riesci a vedere perché sei troppo immerso nella storia.

    • Apprezzo la scelta del finale di Maria Teresa, anche se non posso sapere come fosse il finale precedente. Anche se la storia è incentrata sull’esistenza di un mondo oltre il visibile, non si tratta di fantasy, perciò una piega in quel senso forse sarebbe stata meno coerente con il resto. Quanto al titolo, ne avevo scelto uno diverso dall’attuale nel sondaggio, ma adesso sembra perfetto così. 🙂

      • Grazie, Grazia. Pare che scivolare nel fantasy sia molto facile. A me non sembrava lì per lì neppure tanto grave, ma a posteriori mi sono convinta che una conclusione troppo sopra le righe avrebbe avuto uno spiacevole effetto anche sul resto. Scrivere il finale è davvero difficilissimo!

        • Con me probabilmente avresti giocato in campo amico, perché amo il fantasy… ma non sono tutti “me”. 🙂

      • A proposito… io poi vorrei le tue curiosità su Cercando Goran (iniziato a leggere proprio ieri sera!) 😉

        • Ciao cara. Non so perché il tuo commento era finito sotto approvazione. Eppure tu hai già commentato qui. Mah!

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    Silvia Algerino

    Vivo con due figli, un marito e un gatto in una casa ai confini del bosco. 
    Dissennatamente amante della vita, scrivo per non piangere, rido perché non posso farne a meno.

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