7 modi per sentirsi in vacanza

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    Tutti al mare? No, lo sapete. A me la vacanza piace casalinga. Sarà che vivo nel posto più bello del mondo, ma io qui ci sto davvero bene.

    Ecco, si potrebbe obiettare che io in vacanza ci sto tutto l’anno. In fondo lavoro da casa: non ho orari di ufficio da rispettare, semmai quelli de miei figli.

    Viceversa, vi potrebbe dire che non stacco mai davvero del tutto.  E come darvi torto? Stando tutta l’estate a casa, il rischio c’è.

    Però i miei modi per sentirmi in vacanza li ho pure io.

    i miei sette modi di sentirmi in vacanza

    1.LEggere

    Sì, lo so. Leggo tutto l’anno. Che differenza fa con le giornate di lavoro? Beh, avete presente quei giorni in cui avete da fare ma un libro vi prende di brutto e non vi lascia smettere?

    Ecco, per me vacanza è poter continuare a leggere indisturbata: senza che quello in fila dietro di me mi spinga perché è il mio turno, senza che il telefono squilli con un cliente ansioso per un lavoro che devo finire, senza dover correre a prendere i bambini a scuola. Vacanza è leggere senza limiti e senza tempo.

    2.guardare un film al pomeriggio

    Lo so, adesso voi direte: ma che ti chiudi in casa a guardare un film nella stagione più bella dell’anno? Avete ragione fuori c’è il sole. Ma appena dopo pranzo, quando se fa caldo fa troppo caldo e se piove che ci vado a fare fuori che piove?, uno di quei film lunghi e impegnati, che se lo guardo la sera mi addormento, mi riconcilia con la vita e mi fa aria di vacanza.

    Cosa c’è di meglio di un vecchio classico tipo Il cielo sopra Berlino?

    3.raccogliere le more

    Le more vengono d’estate anche al mio paese, dove le stagioni sono poco aderenti al calendario. Per il principio che ogni cosa negativa ha il suo lato positivo, i rovi con cui combatto tutto l’anno ad agosto mi concedono una buona quantità di more.

    Mentre le raccolgo fantastico su che cosa potrò farci. Voi che dite: marmellata, torta o gelato?

    4.marmellatare

    E’ vero anche questo: cucino tutto l’anno, anche se mio marito sostiene che è lui a cucinare (3 volte all’anno), mentre io semplicemente preparo da mangiare (le restanti 727 volte all’anno).

    Però cucinare con lentezza è un’altra cosa. Arte pura. Il rito di pulire la frutta, sbollentarla, passarla, cuocerla un’altra volta, invasarla, sterilizzarla, non ha prezzo. Se non quello di sentirmi dire da mio marito che io semplicemente preparo da mangiare, mentre lui.. etc etc.

    5.fare le parole crociate

    Il ricordo più vivo di mia nonna è legato alla Settimana Enigmistica. Era una vecchietta energica, solare, colta nonostante avesse frequentato appena la quarta elementare.

    Ogni pomeriggio, dopo aver lavato i piatti, si accomodava sulla poltrona, che possiedo ancora ora, nella sua casa, che ora è la mia casa.

    Prendeva in mano la Settimana Enigmistica e snocciolava risposte fino ad addormentarsi per il riposino quotidiano.

    Fin da allora per me non è estate senza parole crociate.

    6. fare colazione al bar

    Forse per chi sta in città è una consuetudine. Qui, per me, è una eccezione. Un po’ per via della mia taccagneria che mi impedisce di sperperare soldi quando posso fare colazione a casa, un po’ perché la collocazione geografica obbliga ad almeno 2 km di tortuose strade di montagna per raggiungere il primo bar, un po’ perché non mi va di crescere i miei figli a brioche.

    Ma qualche volta un cappuccio e una brioche danno un perché alla vita. In vacanza ce lo si può anche permettere.

    7. buttare via cose

    A me non piace sprecare, ma detesto l’affollarsi di oggetti inutili. Quando in casa c’è troppo roba, mi sento soffocare. Purtroppo convivo con una serie di accumulatori seriali di immondizia varia.

    Che liberazione aprire i sacchi neri e svuotare casa!

     

    E voi che dite? Sono strana? E, soprattutto, voi che cosa fate per sentirvi in vacanza?

    Se ti è piaciuto, condividilo!

    11 Comments

    • Ehm, mettere chilometri tra me, la casa e soprattutto l’ufficio è il miglior modo per sentirmi in vacanza! Ah, no eh? Tu intendevi vacanze che non si parte. Come sai quest’anno nella sfiga del part time bizzarro mi è andata bene perchè alla fine sono stata, calendario alla mano, via qualcosa come 30 giorni. Ma stando a casa le possibilità non mancano, eccone alcune:
      – vedere mio marito che rientra a un orario decente dal lavoro e c’è un sacco di tempo per noi
      – Milano vuota, tempi di spostamento che si accorciano, parcheggi liberi fanno sentire molto in vacanza
      – se sono a casa da sola unire colazione e pranzo (mi alzo tardi) in una sorta di brunch davanti al pc mentre scorro i blogghi
      bacione e buone marmellate,

      • Condivido il piacere di un marito che per una volta non rientra a casa tardi.
        E invidio la tua capacità di alzarti tardi. Io stamattina sono rimasta addormentata, mi sono alzata alle otto e avevo già la luna storta, ho persino saltato la colazione nell’ansia di fare in fretta. Fare in fretta cosa, poi?

    • Per me ultimamente è come essere sempre in vacanza, ho scelto di lavorare solo 12 ore a settimana, tra l’altro un lavoro che non può definirsi tale, visto che è poco impegnativo, per cui passo il resto del tempo a fare ciò che voglio.
      Può essere stare sul balcone a prendere il sole con un libro o i sudoku, fare un giro in bicicletta o in auto cantando, scrivere nel blog, fare una passeggiate in centro a vedere le vetrine, andare in piscina, fare sport… Insomma qualsiasi cosa che può essere normale e di vita quotidiana, ma che fatta senza fretta o pressioni di tempo ti fa sentire libera proprio come in vacanza1

      • Ciao Susanna e benvenuta sul mio blog. Ottima scelta, la tua! Dovremmo imparare che la vita non è solo lavoro, ma spesso finiamo per non ricordarcene. Io per prima. 🙂

    • 1 e 2 celo! Soprattutto mi rimetto in pari con le serie televisive (stanno rifacendo Rookie Blue) e ieri ho visto “La teoria del tutto”, bello bello bello bello.
      3 e 4 manca. Io direi torta, crostata anche se fa autunno ma è bbbona sempre.
      5 accidenti adesso m’è venuta voglia, ma non so nemmeno se c’ho un’edicola nei dintorni!
      6 il mio è fare colazione in giardino, se le tigri lo concedono. (zanzare)
      7 le pulizie le rimando a settembre…
      Ma in assoluto l’unico modo per sentirmi in ferie è tenere spenti il portatile ed il cellulare aziendale (a luglio m’erano toccati anche due weekend di lavoro…)

      • Alla fine, nel dubbio, ho fatto marmellata, torta e gelato. Un cucchiaino di marmellata nello yogurt greco a colazione è meglio della brioche del bar. Accompagnare la torta con una pallina di gelato casalingo è una delizia. 🙂

    • iara R.M.

      Per me, vacanza è alzarmi dal letto e decidere cosa voglio fare. Libertà, libertà, libertà.
      Davvero, mi basta non correre dietro agli orari da rispettare per sentirmi meglio.
      Poi, ci sono le troppe cose che mi piace fare… ^_^

      • Sai che hai proprio ragione? Se ci penso bene, la vera sensazione di vacanza è buttare l’orologio! 🙂

    • nadia

      o cara la mia compagna di viaggio. Eccomi riemersa dalla nebbia della mia connessione altalenante internet.
      Insomma vorresti mica dire che il viaggio è nella testa? Che la vacanza è come la casa? Ovunque stia bene il tuo cuore? Assolutamente concordo.
      Leggo, marmellato e raccolgo i frutti del sottobosco, faccio le parole crociate ed a modo mio faccio spazio in casa (sì perché di buttare spesso non se ne parla, io riciclo tutto)quindi per così dire anche io sono in vacanza per scelta di vita tutto l’anno!

      • Sì, cara, credo anch’io che l’importante non è dove sei, ma come stai indipendentemente dal luogo in cui ti trovi.
        Anch’io riciclo molto (o regalo a chi può servire), ma butto anche tanto (purtroppo vivo con tre accumulatori di immondizia varia!!).
        Bentornata nel mondo virtuale! 🙂

    • bla bla blogger 5 settembre 2016 - Social-Evolution di Paola Chiesa

      […] sono tanti modi per sentirsi in vacanza, anche a casa. Scopriamone sette insieme… Post: 7 modi per sentirsi in vacanza , di Silvia […]

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    Vivo con due figli, un marito e un gatto in una casa ai confini del bosco. 
    Dissennatamente amante della vita, scrivo per non piangere, rido perché non posso farne a meno.

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